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martedì 22 dicembre 2015

IL PD CHIEDE L'ESCAVO DEI CANALI DEL PORTO DI CHIOGGIA

Positivo impegno del Gruppo PD alla Camera dei Deputati a favore del Porto di Chioggia. È stato infatti presentato un Ordine del Giorno a firma degli onorevoli Davide Zoggia, Michele Mognato, Diego Crivellari in sede di Finanziaria per rendere possibile l'escavo dei fondali del Porto di Chioggia, in modo da favorire la portualità chioggiotta nell'Alto Adriatico. Questa é la dimostrazione che il PD è impegnato ad ogni livello, da quello locale a quelli nazionale, a favore di Chioggia. In allegato il testo completo dell'ODG Federico Resler Segretario Comunale PD Chioggia ORDINE DEL GIORNO

lunedì 21 dicembre 2015

IL PD FA DI TUTTO PER PERDERE LE PROSSIME ELEZIONI: ECCO LA BELLA IDEA DI DANIEL TIOZZO

L'interrogazione del consigliere Daniel Tiozzo Fasiolo Intervento fuori dal mondo del consigliere Daniel Tiozzo del Partito Democratico che in Consiglio comunale di lunedì propone di aumentare i contributi economici per due famiglie di emigrati africani che prendono già 460 euro (ammette Daniel Tiozzo) al mese dal Comune. A suo dire "non bastano" e bisogna aumentare la cifra perchè queste due famiglie hanno dei bambini piccoli. Premesso che nessuno si sogna di non aiutare chi ha dei bambini ma come non bastano a questi sicuramente non bastano anche ai chioggiotti in difficoltà che in molti casi ne prendono addirittura di meno, viene da chiedersi in che mondo vive il consigliere Daniel Tiozzo. Tanto per dirne una, conosciamo una signora chioggiotta in difficoltà che ha due bambini e che non va a chiedere aiuti al Comune per dignità e invece di cercare di aiutare queste persone cosa fa il Partito Democratico? Propone di dare ancora di più agli immigrati. Deve essere la nuova strabiliante strategia del Daniel Tiozzo per provare a far perdere il suo partito alle prossime comunali. I chioggiotti voteranno sicuramente in massa Daniel Tiozzo che fa queste proposte in un momento in cui tutti tirano la cinghia e magari (ripetiamo) per dignità evitano di chiedere aiuto all'amministrazione comunale. il consigliere si è dichiarato non soddisfatto che il comune passa 400 euro al mese alle famiglie di immigrati : " troppo pochi "

IL M5S OTTIENE L'IMPEGNO FORMALE ALLA CAMERA DI RISOLVERE IL CONTENZIOSO DEMANIALE

Il M5S alla Camera ottiene l'impegno formale da parte del Governo di portare a soluzione l'annoso problema delle abitazioni edificate lungo riva Lusenzo a Sottomarina fino al secondo dopoguerra, sulla quale il demanio statale sta rivendicando diritti di proprietà e reclamando affitti pregressi. Con l'ordine del giorno del deputato M5S Marco Da Villa, approvato durante la votazione della legge di stabilità 2015 il 19 dicembre, infatti, il Governo si è impegnato a coordinarsi con ogni livello amministrativo competente per trovare una soluzione che contemperi le esigenze dello Stato con la legittima aspettativa che i cittadini di Sottomarina rivendicano nei confronti degli edifici stessi, in particolare in virtù di un titolo successorio o di compravendita, al fine di ottenere pieno riconoscimento della validità dei loro diritti di proprietà sugli immobili in oggetto. Nella legge di stabilità per il 2014 M5S al Senato impedì che venisse approvato un emendamento che avrebbe costituito un condono in tutta Italia per ogni immobile edificato fino al 31/12/2012. Un emendamento che venne spacciato per risolutivo del problema di Sottomarina, le cui case però risalgono per la stragrande maggioranza al periodo tra le due guerre e le rimanenti prima della legge urbanistica del 1967 "E' il primo atto formale sul tema che viene approvato in Parlamento" commenta Da Villa "a riprova che il M5S, pur contrario a ogni forma di condono indiscriminato per gli immobili edificati abusivamente su aree demaniali dopo il 1967, è vicino alle legittime istanze che i cittadini di Sottomarina hanno espresso in un recente incontro assieme al senatore Enrico Cappelletti, alla consigliera regionale Erika Baldin e al consigliere comunale Gilberto Boscolo". "Ora il M5S vigilerà sull'impegno assunto dal Governo e darà il proprio contributo" conclude Da Villa "affinché venga risolta una situazione che ormai si protrae da troppo tempo". Deputato Marco Da villa

domenica 20 dicembre 2015

RADICCHIO IN CRISI, CASSON CACCIA BACHETTO DAL MERCATO DI BRONDOLO E TORNA PALO

Radicchio in crisi, qualcosa deve cambiare al mercato Orticolo. Dopo essere stato messo al palo dal sindaco Casson, Giuseppe Boscolo Palo torna presidente del Mercato Orticolo di Brondolo? Sembrerebbe proprio di si. La prossima settimana il consiglio di amministrazione di Chioggia Ortomercato srl deve essere rinnovato e pare che ormai il sindaco Giuseppe Casson abbia scaricato l'attuale presidente Marco Boscolo Bachetto che non verrebbe riconfermato. A parte il fatto che non ci pare opportuno che il Comune, che ha la quota di maggioranza della società, in questo momento nomini un cda quando tra pochi mesi si va a votare. Comunque la notizia è che Casson scarica all'ultimo minuto un suo uomo di fiducia che era stato fortemente voluto dal sindaco proprio contro Giuseppe Palo. Anzi, la notizia è che il radicchio vale 8 centesimi al kg in Mercato ma produrlo costa 50 centesimi e qualcosa bisogna fare. Giuseppe Palo è convinto che per uscirne bisogna puntare tutto sul marchio Igp che garantisce una qualità superiore del radicchio di Chioggia contro quello che arriva dall'estero e che certamente non è buono come quello prodotto nella zona Igp. Facciamo un po' di cronistoria. Nel 2011 Casson vince le elezioni e cambia un po' alla volta tutti i posti di sottogoverno: poltrone nei cda e presidenze. La società che gestisce il mercato orticolo, la Chioggia Ortomercato del Veneto srl, ha 4 soci: la Opo Veneto, la cooperativa Capo, la Sico srl e il Comune. Il Comune anche se non produce radicchio ha la quota di maggioranza e boccia la riconferma di Palo, che aveva lavorato bene iniziando a cambiare le cose in mercato, che era stata proposta dai produttori e impone Bachetto che è un agronomo. Nel frattempo Palo diventa presidente del Consorzio di tutela del Radicchio Igp e parte con un atteggiamento molto collaborativo col Bachetto. In cda ci sono la Emilia Spagno del Partito democratico e Boscolo Stefano Momolina ( socio della sico - ma non parente di Maurizio Salvagno) Qualche mal di pancia in maggioranza però c'è. Sicuramente da questo Cda tutti si aspettavano molto di più e intanto il valore della produzione dela radicchio è in picchiata. Adesso pare che finalmente il sindaco voglia dare retta ai produttori C.a.p.o. e Opo Veneto che da soli fanno 80 milioni di euro di fatturato e evidentemente qualcosa ne capiscono. Negli ultimi tempi i due sono spesso a manifestazioni varie e c'è stato pure il gemellaggio con la città siciliana di Pachino dove fanno il famoso pomodoro che adesso è il terzo prodotto Igp più venduto d'Italia. Quindi Giuseppe Palo dovrebbe tornare presidente del Mercato in uno dei momenti più difficili per la sopravvivenza di tante aziende agricole chioggiotte che hanno i costi più alti dei guadagni.

sabato 19 dicembre 2015

STATUTO CITTA' METROPOLITANA : CRITICHE PD GIUSTE

STATUTO CITTÀ METROPOLITANA: CRITICHE PD GIUSTE La bocciatura dello Statuto della Città Metropolitana avvenuta ieri da parte della Conferenza dei Sindaci è la dimostrazione di come le nostre critiche all'operato di Giuseppe Casson in sede di Consiglio Metropolitano siano fondate e corrette. Casson infatti in questi mesi non ha mai coinvolto Chioggia sul tema, non aprendo tavoli di confronto con le parti sociali, le associazioni, i cittadini e le categorie economiche come sarebbe stato naturale. Una linea di assoluta chiusura figlia del "patto di ferro" stipulato con il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, fautore di logiche verticistiche e di non coinvolgimento dei territori nell'ambito della Città Metropolitana. Un approccio sbagliato che ha prodotto uno Statuto ideato nel chiuso dei palazzi, discusso a colpi di 6/8 articoli alla volta senza la necessaria trasparenza e partecipazione. Uno statuto inadeguato alle sfide della Città Metropolitana e che ha visto il sostegno acritico di Giuseppe Casson, contraddistintosi per averlo difeso a spada tratta sui media e per averlo votato ancora una volta ieri in sede di Conferenza dei Sindaci, avvallando così i desiderata di Brugnaro. Un voto favorevole che è la dimostrazione plastica di come Casson sia animato da una concezione della politica vecchia e autoreferenziale, non in grado di ascoltare e di rispondere alle esigenze di Chioggia. FEDERICO RESLER Segretario Comunale PD Chioggia

giovedì 17 dicembre 2015

UN BELL' ALBERO DI NATALE IN VAL DA RIO

La consigliera regionale Erika Baldin vuole rispondere al sindaco Casson in merito alla realizzazione del deposito gpl in val da rio. Il sindaco convoca la commissione della salvaguardia della laguna di Venezia, rilascia comunicati stampa per affermare il secco no all’ impianto gpl, ma se torniamo un po' indietro nel tempo risulta esattamente il contrario. In data 26 Maggio 2015 il Ministero autorizza la costruzione del deposito. Nel decreto interministeriale (articolo 7) è espressamente scritto che è ammesso il ricorso al TAR entro 60 giorni oppure in via alternativa al presidente della repubblica entro 120 giorni. IL nostro primo cittadino non ha letto il decreto? E se lo ha fatto perché non ha presentato ricorso? Durante l’iter autorizzativo non si è presentato per ben due volte alla conferenza dei servizi convocata dal ministero, dove avrebbe potuto esprimere la sua contrarietà al gpl . Perché il Sindaco ha atteso fino al 9 Ottobre 2015 per incaricare l’ avv. Ivone Cacciavillani (la cui parcella sarà pagata dai cittadini di Chioggia) per fermare l’ impianto di gpl? In base all’ articolo 24 della Direttiva Europea Seveso III in presenza di attività a rischio di incidente rilevante la popolazione interessata deve essere messa in grado di esprimere il proprio parere. Perché il Sindaco non ha informato e interpellato i suoi cittadini anche a mezzo di manifesti pubblici affissi in città? Lui stesso ha il principale compito di salvaguardare la salute dei propri cittadini. Risulta evidente che il nostro sindaco ha evidenti responsabilità in questa vicenda, solo adesso in previsione delle elezioni vuole far credere ai cittadini di Chioggia di essere contrario al gpl e di poter bloccare la costruzione dell’ impianto. Forse è troppo tardi?

mercoledì 16 dicembre 2015

IL SINDACO CASSON DIFENDE CHIOGGIA E LA LAGUNA DAL MEGA DEPOSITO DI GPL IN VAL DA RIO

Il sindaco difende Chioggia e la laguna dal mega deposito di GPL in Val da Rio. “No a petroli e ai suoi derivati nell'ecosistema lagunare”. Casson in Commissione di Salvaguardia ribadisce il secco "no" della città all'impianto costiero di oli minerali in radicale contrasto con la Legge Speciale. Il sindaco in prima linea per difendere Chioggia e la laguna veneziana dal mega deposito di Gpl nel Porto di Chioggia. Dopo aver interessato a Roma con una lettera urgente a inizio Novembre il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, on. Graziano Delrio, ed il ministro dello Sviluppo Economico, on. Federica Guidi, ed essersi affidato ad un legale, ieri Giuseppe Casson è stato ricevuto in un'audizione fiume dalla Commissione per la Salvaguardia di Venezia. L'autorizzazione all'ampliamento dell'impianto del deposito costiero di oli minerali, di 9 mila cubi di GPL in Val da Rio, a Punta Colombi, per un investimento di 20 milioni di euro in grado di generare un traffico stimato di 25 autobotti al giorno, era stata concessa tramite decreto interministeriale. Su mandato del consiglio comunale, il sindaco sta mettendo in piedi ogni iniziativa utile per bloccarne la realizzazione. “Il decreto interministeriale presenta diversi elementi di criticità – spiega Casson – E' in netto contrasto con la Legge speciale per Venezia e Chioggia n. 798 del 1984 che indica nell'estromissione del traffico dei petroli e di suoi derivati un obiettivo immancabile per rendere concrete le finalità di salvaguardia della laguna di Venezia. La presenza di navi che trasportino petroli o suoi derivati, come il GPL, è in aperto ed insanabile contrasto con gli obiettivi di tutela dell'intero ecosistema lagunare. La stessa scelta di investire sul porto offshore si basa proprio su tale disposizione”. “La realizzazione dell'impianto inoltre si pone in netta violazione dell'attuale piano regolatore del porto. Considerati i quantitativi e i traffici movimentati dal deposito, il progetto comporterebbe una sostanziale variazione dell'operatività del porto che da commerciale dovrebbe diventare porto industriale e petrolifero – continua il sindaco - Oggi è vietato nel porto l'imbarco, lo sbarco, il trasbordo e il trasporto delle merci pericolose e per il gas è autorizzata la movimentazione solo in colli e quantità molto limitate. Una variante al vigente Piano regolatore deve validare un così sostanziale mutamento della funzionalità e della destinazione dello scalo di Chioggia, ma si pone in netto contrasto con la Legge speciale e con gli obiettivi di sviluppo della portualità della laguna veneziana”. Il sindaco si è quindi appellato alla Commissione per la Salvaguardia perché si faccia carico della problematica che mina nel cuore Chioggia, Venezia e tutta la laguna.

martedì 15 dicembre 2015

I COMUNISTI DI CHIOGGIA PIANGONO LA SCOMPARSA DI COSSUTTA

L'associazione nazionale partigiani d'italia che i comunisti di Chioggia piangono la scomparsa di Armando Cossutta, comandante partigiano r dirigente comunista tra i fondatori di Rifondazione Comunista nel 1991, parlamentare delle repubblica dal 1972 ( deputato e poi senatore ) al 2008.

martedì 8 dicembre 2015

STATUTO CITTÁ METROPOLITANA: UN'OCCASIONE MANCATA PER CHIOGGIA

STATUTO CITTÁ METROPOLITANA: UN'OCCASIONE MANCATA PER CHIOGGIA nella foto il sindaco Brugnaro e Casson rispettivamente presidente e consigliere della città metropolitana in occasione di una visita con De Rio In questi giorni si sta approvando lo Statuto della Città Metropolitana, l'ente che sancirà i nuovi assetti istituzionali del territorio veneziano. La nostra città è rappresentata nel Consiglio Metropolitano dal Sindaco Giuseppe Casson, eletto nella lista di centro-destra capitanata da Luigi Brugnaro, primo cittadino di Venezia. Essendo l'unico rappresentante chioggiotto, Casson dovrebbe interpretare il ruolo di consigliere metropolitano in maniera super partes, relazionando di continuo alla città sul suo operato, informandola sull'iter approvativo e sulla natura degli articoli in discussione e coinvolgendo tutte le forze politiche e sociali in un percorso di condivisione e di dibattito al fine di far pesare la voce di Chioggia aldilà delle divisioni politiche. Purtroppo questo fino ad oggi non è avvenuto, facendo così prevalere l'impostazione conservatrice e veneziano-centrica di Brugnaro e non un progetto di ampio respiro auspicabile per un nuovo ente come la Città Metropolitana. Molti i temi caldi su cui sarebbe utile aprire un confronto con la città giungendo così a scelte partecipate, basti pensare al ruolo della Città Metropolitana nel campo delle infrastrutture e in quello della Sanità. Una occasione mancata e l'ennesimo cambio di casacca di Giuseppe Casson, che ha svestito la maglia di Chioggia per indossare quella fucsia di Brugnaro. FEDERICO RESLER Segretario comunale Partito Democratico Chioggia

mercoledì 2 dicembre 2015

IL CONSIGLIO REGIONALE BOCCIA LA MOZIONE M5S CONTRO L'IMPIANTO DI GPL DI CHIOGGIA

Il Consiglio boccia la mozione M5S contro l’impianto Gpl di Chioggia e abbandona l’Aula. La rabbia del M5S: “Atteggiamento vergognoso, chiediamo che Ciambetti riprenda i colleghi consiglieri.” Sulla mozione, Baldin (M5S): “La maggioranza mette gli interessi dei gruppi energetici prima di quelli dei cittadini.” “Alla maggioranza non importa nulla della salute e della sicurezza dei cittadini”, a dichiararlo è la consigliera M5S Erika Baldin dopo “l’inspiegabile” bocciatura della sua mozione in cui i 5 stelle chiedevano alla giunta di verificare la correttezza dell’iter per la concessione dell’autorizzazione per un mega deposito di gpl a Chioggia. “Il motivo - continua Baldin - è forse che quando si tratta di questioni legate al settore energetico la politica antepone l’interesse dei grandi gruppi a quello che, solo per noi del M5S è l’interesse supremo, ovvero quello dei cittadini?” Il M5S segnala poi un episodio singolare, che riguarda il comportamento dei consiglieri degli altri gruppi, avvenuto al termine di questa votazione: “Durante il Consiglio di ieri, la maggioranza e l’opposizione, fatte le loro mozioni, si sono alzati e se ne sono andati - erano le 19:15 - perché rimanevano da discutere solo le nostre. C’erano altre due mozioni del M5S, sarebbero bastati 15 minuti per votarle. Questo è il loro modo di fare politica, di cercare il dibattito democratico. Un episodio vergognoso documentato dalle foto e che tutti potevano vedere seguendo lo streaming. Chiediamo una riprensione ai colleghi dei partiti da parte del Presidente del Consiglio Ciambetti.”

martedì 1 dicembre 2015

" NUOVO OBIETTIVO ROMEA " SEI DICEMBRE ORE 10.00 SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE

"NUOVO OBIETTIVO ROMEA" 6 dicembre ore 10.00 Sala del Consiglio Comunale (Corso del Popolo - Chioggia) La S.V è invitata a partecipare al convegno "Nuovo Obiettivo Romea" che si terrà domenica 6 dicembre alle ore 10.00 presso la Sala del Consiglio Comunale (Corso del Popolo - Chioggia). L'occasione sarà un importante momento per fare il punto della situazione sulla questione della sicurezza della Romea e sui progetti di viabilità alternativa Introduce: Federico Resler - Segretario Comunale PD Chioggia Intervegono: on. Diego Crivellari - deputato Partito Democratico e firmatario interrogazione parlamentare su sicurezza Romea Lucio Tiozzo - presidente Rete Ittica Service NordEst Vanna De Tomi -Associazione Familiari e Vittime della Strada Sarà presente un dirigente di CAV (Concessioni Autostradali Venete)