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lunedì 20 febbraio 2017

DEPOSITO GPL, IL MISTERO DELLA LETTERA SCOMPARSA. L'ARCH.TALIEHNOORI CHIAMA IN CAUSA L'ASPO


Una lettera inviata a ottobre e saltata fuori solo a febbraio, una serie di verbali secretati e poi negati, un dirigente ormai lontano che si discolpa a suon di carte bollate, rapporti tra enti che scricchiolano e comitati insoddisfatti. Su tutto, il nome di un Mister X che dentro il consiglio di amministrazione di Aspo portò il parere favorevole del comune al progetto del deposito gpl presentato da Socogas. Sono gli ingredienti della movimentata conferenza stampa di stamane, in sala consiliare, durante la quale il vicesindaco Marco Veronese, l'assessora Angela d'Este e altri componenti della giunta e del consiglio -assente il primo cittadino Alessandro Ferro- hanno annunciato la corrispondenza intercorsa lo scorso autunno tra la nuova maggioranza (il MoVimento 5 Stelle) e l'ex dirigente del settore urbanistico del Comune, architetto Mohammad Taliehnoori, il cui mandato fiduciario era decaduto pochi mesi prima assieme alla sconfitta elettorale del sindaco uscente Giuseppe Casson. I fatti: lo scorso ottobre l'amministrazione subentrata, nel cercare di contrastare l'avanzata dei lavori in Val da Rio, scrive una lettera all'architetto Taliehnoori, ora residente e operativo a Vittorio Veneto. L'obiettivo è chiedere delucidazioni riguardo l'iter amministrativo che ha portato al parere favorevole del suo ufficio, cosa che il Comitato No Gpl chiede al Comune di cancellare e rivedere in senso avverso. Taliehnoori risponde a stretto giro di posta, o meglio così sarebbe se per alcuni mesi -circa quattro- la lettera di risposta spedita il 18 ottobre 2016 non fosse stata “occultata” nei meandri della sede municipale. Perché per tutte queste lunghe settimane nessuno ha appreso della risposta, tanto da dover sollecitare l'architetto Taliehnoori a fornire di nuovo la sua versione? Perché la lettera salta fuori solo adesso, tra un ricorso e l'altro, prima della manifestazione degli studenti in programma mercoledì 22 febbraio e mentre Socogas chiede informazione corretta e completa? Chi ha distratto i due fogli firmati dal tecnico di origine iraniana dal legittimo destinatario, ovvero il sindaco Ferro, e dove è stata depositata materialmente la busta che li conteneva fin dal suo ricevimento al protocollo? Domande alle quali -lo ha annunciato l'assessora d'Este- darà risposta una commissione interna al Comune, che sta compiendo le opportune verifiche.

Quanto ai contenuti, perché diventa importante il canale aperto con Mohammad Taliehnoori? Il dirigente diede il suo parere favorevole all'ampliamento del deposito costiero di prodotti energetici a uso commerciale -questa la dizione burocratica del progetto relativo a un'attività esistente, autorizzata nel 2009 dal ministero e dal Comune sotto la giunta di Romano Tiozzo- il giorno 16 giugno 2014. L'architetto dice che l'ufficio da lui presieduto ha dato un parere di mera compatibilità al piano regolatore vigente; ma quest'ultimo rinvia in proposito alle previsioni del piano regolatore portuale, dei cui aggiornamenti è competente l'Azienda Servizi Portuali (Aspo), tra l'altro proprietaria del terreno su cui insiste l'impianto di Socogas. E qualche mese prima, il 3 aprile 2014, il consiglio di amministrazione di Aspo aveva espresso -attraverso una delibera- il voto favorevole all'ampliamento chiesto dall'impresa emiliana: in quella riunione era stato positivo anche il voto del rappresentante del Comune in seno al cda di Aspo. Nella lettera, il tecnico che reggeva il settore Urbanistica fa riferimento alla «massima espressione rappresentativa» del Comune, intendendo tra le righe l'allora sindaco in carica, Giuseppe Casson. E soprattutto discolpa il proprio ruolo tecnico: «Una eventuale diversa indicazione da parte dell'ufficio urbanistica avrebbe assunto carattere palesemente contraddittorio rispetto alla posizione assunta dal Comune di Chioggia in seno al cda Aspo. Data la natura del procedimento, il parere richiesto al settore urbanistica aveva valore di mero riscontro del regime urbanistico dell'area al momento dell'istanza», scriveva Mohammad Taliehnoori ai nuovi gerenti dell'amministrazione comunale.

Quindi, il tecnico non poteva andare contro alle valutazioni politiche (di scelta) fatte dai vertici di Aspo con il voto favorevole del rappresentante del Comune. Ma chi era presente a quella riunione? «Lo vedremo quando ci verranno consegnati i verbali», dice il vicesindaco Veronese. E qui si innesta un'altra polemica della giunta, che da tempo reclama ad Aspo l'accessibilità agli atti: «Prima dice che erano già in possesso dell'amministrazione -continua Veronese- poi annuncia che il sindaco, in quanto membro dell'attuale cda, può esaminare i verbali. Infine chiede le sia inviata una mail certificata per poterli ottenere. Ma ricordo che Aspo è un ente pubblico, e quindi tenuto a divulgare online le proprie delibere per trasparenza». Conferma Angela d'Este: «Aspo sta tenendo un comportamento vergognoso, riusciamo ad avere con estrema difficoltà notizie dell'iter amministrativo del deposito». Dalla lettera che sparisce all'asserita reticenza di una delle parti in causa vi è tutto per pensare a un “giallo” in piena regola.

Novità che però non impressionano il Comitato No Gpl, pronto a sostenere mercoledì mattina il corteo studentesco attraverso Borgo San Giovanni: «Niente di nuovo emerge dalle comunicazioni di questa mattinata», commenta il portavoce Roberto Rossi, presente alla conferenza. «La nostra posizione rimane la stessa. Non cerchiamo solo le responsabilità degli atti, ma il modo per fermare l'impianto. Anche noi, in tal senso, abbiamo rivolto un ricorso al difensore civico regionale per ottenere gli atti di Aspo». Cosa dice invece Giuseppe Casson, chiamato in causa in modo più o meno indiretto dal suo vecchio dirigente? Interpellato da Chioggia Azzurra, l'ex sindaco non ricorda se fosse stato presente a quella celebre seduta del cda Aspo. La quale però, secondo Casson che rimane fermo e coerente alla sua posizione, avrebbe votato solo la realizzazione di un impianto di bunkeraggio: «L'atto che ha dato esecuzione alla delibera di Aspo è stato fatto dal notaio Prosperi nel luglio 2015, e dice che Socogas può fare solo bunkeraggio. Aspo non ha autorizzato a realizzare qualcosa di diverso da questo. Chi ha rappresentato Aspo a Roma ha detto qualcosa che non poteva dire». L'avvocato va giù duro con parole consequenziali: «Se ne deduce -conclude Casson- che Costa Bioenergie sta esercitando abusivamente l'attività, in quanto non consentita da un'autorizzazione dei proprietari del terreno». La telenovela del deposito è ancora lontana dalla sua conclusione, e intanto a Punta Colombi i lavori non conoscono soste.

l'architetto Mohammad Taliehnoori, ex dirigente del settore Urbanistica al Comune di Chioggia

25 commenti:

  1. Ancora una volta non ce la raccontano giusta, la “patata bollente” passa da una mano, all’altra.

    Non la racconta giusta Mohammad Talieh Noori, perché se il suo parere si limitava a “mero riscontro del regime urbanistico dell'area”, DOVEVA demandare per competenza ad altri la “conformità” (Cap. di Porto, ASPO, ecc.).

    Non ce la racconta giusta l’avv. Casson quando “non ricorda se fosse stato presente a quella celebre seduta del cda Aspo”. Non ricorda ?? Ma và. (boscolo)

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    1. BASTA...stai dicendo un sacco di fesserie, le autorizzazioni VENGONO dal ministero non dal comune, di questo documento , questa delibera di ASPO bisogna vedere che cosa hanno votato DOPO si potrà esprimere un giudizio, e se il punto del O.D.G. si riferisce ad una richiesta di socogas di avere un aumento degli spazi ? francamente tutta questa vicenda, come diceva il buon Mohammad, mi sembra tutta FUFFA....Giuseppe Casson l'ha già pagata politicamente, ha perso le elezioni, e sulla sua onestà ( al contrario di qualche altro che oggi siede in amministrazione ) non c'è nulla da dire. Altro che. Cmq vedremo le carte, all'ex sindaco ho chiamato io personalmente, mi ha detto chiaro e tondo che non può ricordarsi tutti gli atti di anni prima ( su qeulla convocazione c'erano 20 punti all'ordine del girono) ma che non si tratta dell'autorizzazione del GPL... quando verranno fuori le carte vedremo chi ha ragione.

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    2. Per andrea comparato - 20 febbraio 2017 09:24
      Staremo a vedere chi dice le fesserie, quando ASPO tirerà fuori le carte ….speriamo tutte le carte. (boscolo)

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    3. " Boscolo " con tutto il rispetto tutta questa acredine verso l'ex sindaco Casson non ha alcun senso, le autorizzazioni rilasciate per la realizzazione dell'impianto provengono dai vari ministeri competenti, l'energia è considerata una questione strategica che non viene demandate alle amministrazioni ( direbbero tutti di no ) è la stessa cosa delle antenne della telefonia, sono considerate infrastrutture, e i comuni non ne hanno competenza ( tranne in casi in cui le mettano troppo vicine a scuole o altre situazioni sensibili) ... si vuole continuare a tutti costi ad attaccare Casson... io direi che sarebbe ora di finirla, ha perso le elezioni? basta adesso, finiamola.

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    4. Per andrea comparato - 20 febbraio 2017 11:24
      Se non c’era l’area concessa da ASPO, dove lo facevano l’impianto ?? Sulla luna ?

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    5. Cosa c'entra? Il riferimento è alla conferenza stampa di questa mattina, si è data una certa importanza al " massimo rappresentante " dell'amministrazione che ha votato per l'impianto di gpl....Casson dice che se ha votato ha votato per un ampliamento relativo a buncheraggio, a punta Colombi, ricordo bene un provvedimento votato quando ero consigliere comunale durane l'amm Guarnieri tra le attività previste c'era appunto il buncheraggio. Quindi ammesso e non concesso che Casson abbia votato per la l'ampliamento dell'area alla socogas - non aveva motivi per non farlo. vedremo le carte.

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  2. Il consiglio di amministrazione di ASPO ha votato, in riferimento alle aree concesse in diritto di superficie a "Costa Bioenergie s.r.l.", proposte di deliberazione che consentivano la sola realizzazione di un impianto di bunkeraggio.

    La circostanza è confermata dalla lettura dei due atti costitutivi di tale diritto, redatti dal notaio Caputo in data 1 agosto 2012 e dal notaio Prosperi in data 23 luglio 2015 (quest'ultimo, si noti, stipulato trascorsi circa due mesi dall'approvazione del decreto interministeriale che ha autorizzato la realizzazione dell'impianto di GPL).

    Tali contratti, chiamati a trasfondere in un atto pubblico la volontà precedentemente espressa dal CdA di Aspo, prevedono una destinazione urbanistica delle aree che consente di esercitarvi la sola attività di bunkeraggio, non certo qualcosa che addirittura modifichi, per la sua natura e le sue dimensioni, la destinazione dell'intero Porto di Chioggia.

    Aspo, quindi, attraverso il suo consiglio di amministrazione dell'aprile 2014, ha espresso una volontà precisa e non equivocabile: quella di consentire l'esercizio di una attività che venisse mantenuta entro i limiti della destinazione urbanistica vigente.

    Laddove la proposta di deliberazione avesse evidenziato - e sottoposto al voto - la prospettiva di un mutamento della destinazione del Porto, le volontà espresse sarebbero state in tutto o in parte diverse, essendo completamente differente l'oggetto della proposta stessa: quest'ultima, invero, presentava l'impianto come perfettamente compatibile con il Piano Regolatore Portuale vigente.

    Oggi, quindi, Costa Bioenergie s.r.l. agisce in forza di un diritto di superficie che le consente il solo esercizio di un'attività di bunkeraggio, in quanto il CdA di Aspo non ha autorizzato nulla di diverso da quanto consentito dalla pianificazione portuale in essere.

    Su Aspo, quindi, incombe l'obbligo di restituire coerenza tra la volontà espressa dal CdA e quanto in corso di realizzazione nelle aree concesse a Costa Bioenergie: invero, la costruzione dell'impianto di GPL in luogo del (concordato) impianto di bunkeraggio, viola i limiti stabiliti dai contratti costitutivi del diritto di superficie, che hanno riprodotto in forma di atto pubblico la volontà del CdA di Aspo.

    Tale volontà, come si è visto, va riferita alla sola realizzazione di un impianto di rifornimento delle navi, l'unica compatibile, come tale, con la pianificazione portuale vigente. Questo è quello che ci scrive l'ex sindaco Casson

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  3. premesso che, da quanto letto, l'aspo aggiorna il prg portuale, che l'ufficio urbanistica di mohammad taliehnoori ha dato parere favorevole all'ampliamento, che l'aspo a sua volta ha dato parere favorevole, premesso questo, per mettere quei bomboloni di stoccaggio (e non bunkeraggio) serve o non serve una concessione comunale? se sì, quale era l'ufficio competente? immagino l'ufficio di mohammad taliehnoori. e se per legge l'attività prevista deve essere di bunkeraggio e non di stoccaggio... credo sia... noto.... che una volontà politica comunale (e portuale) non può andare contro la legge, nemmeno se a premere in tal senso è un decreto ministeriale. o mi sbaglio?

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    1. NOOOOOOOO, l'autorizzazione arriva dal ministero addetto perché l'energia è un settore STRATEGICO , il governo non lascia ai comuni la facoltà di decidere o meno se vogliono impianti per l'energia, per le antenne della telefonia , per i treni ad alta velocità...il comune di chioggia non ha la minima responsabilità, ammesso che sia una responsabilità, sull'iter delle autorizzazioni. E' stato fatto un ricorso al tar, a giorni ci sarà la seconda udienza è solo quello che si può fare, vedremo che cosa decide il tar. dopo il tar chi vorrà potrà fare ricorso al consiglio di stato, 10.000 euro di spese legali probabilmente non bastano.

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    2. il governo non lascia ai comuni la facoltà? mi risulta che sarebbe stato così se fosse passato il SI al referendum. ad ogni modo, riformulo e chiedo: se doveva essere data una concessione che riguarda il territorio lagunare, RIPETO: SE, allora doveva essere dato il parere obbligatorio e vincolante della commissione salvaguardia a tutela della conterminazione lagunare. c'è questo parere? perché nemmeno il governo può andare contro la legge istitutiva della commissione per la salvaguardia.

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    3. se mio nonno avesse avuto le ruote sarebbe stato una carriola, con il se non si va da nessuna parte..

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    4. il SE lo ho chiesto per sapere quale è la procedura. per ottenere quello che ha ottenuto la società, serve o non serve una concessione comunale? forse tu che sei stato consigliere lo sai. non trovi che su un'opera a forte impatto lagunare debba pronunciarsi la Commissione Salvaguardia istituita dalla legge appositamente per questo? se il procedimento necessita del parere e il parere non c'è, si può ripartire da zero con la vicenda, senza che né il comune né il governo subiscano un'azione per danni; andrebbe "semplicemente" individuato il responsabile che magari ha avuto un interesse personale a saltare una fase fondamentale del procedimento di formazione dell'atto.

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    5. Guarda, mi alienerò, forse, qualche simpatia...la mia impressione è che questa vicenda sia fortemente strumentalizzata, che TANTA gente dica TANTE fesserie, l'ultimo qualche giorno fa mi ha assicurato che l'impianto altererebbe l'equilibrio della laguna perché utilizzerebbe le acque lagunari ( cosa totalmente priva di fondamento) io penso che il danno maggiore la stia facendo tutta questa pubblicità negativa alla nostra città. Certo se non ci fosse stato era ( forse) meglio ma e gli aerei che ci passano esattamente sopra la testa IN CONTINUAZIONE? e i camion botte che scaricano nei distributori in centro a borgo,m in strada madonna marina e in v.le med? e i campeggi? pieni di bomboloni di gpl quando dovrebbero avere solo i 5 litri??? insomma si sta scadendo nella paranoia. Molti degli animatori del comitato sono soggetti in cerca di visibilità, come mai sono sempre stati presenti per battaglie " popolari " per esempio NO MOSE e non so sono visti per la chiusura del tribunale? tanto per dirtene una...insomma, a parte i semplici cittadini, anche giustamente, preoccupati....mi sembra tutta una gran fuffa.

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    6. non sto facendo o chiedendo una valutazione sull'impatto ambientale. magari non c'è alcun impatto, ma non sta a noi deciderlo. sto semplicemente chiedendo se c'è una concessione comunale e se serve il parere della salvaguardia. se non lo sai mica te ne faccio una colpa.

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    7. Vero confermo,nel comitato nogpl cè solamente gente in cerca di visibilità per accappararsi qualche consenso. Il bello è che il comitato è manovrato dietro le quinte dalla Barbara Penzo del PD,si proprio del PD,che governava la città quando fu data l autorizzazione,ed è pure del PD il governo attuale che diede il nulla osta per l impianto a punta colombi...sembra una barzelletta ma è proprio cosi..e l ultima bomba da non credere,è del PD anche il misterioso personaggio che diede parere favorevole ad aspo per l impianto....sveglia non vedete che vi stanno prendendo in giro come vogliono,adesso hanno messo in mezzo anche i ragazzi delle scuole,anche questa è tutta una macchinazione per confondere la città dalle vere responsabilità.

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  4. Per andrea comparato - 20 febbraio 2017 12:22
    Prendiamo atto che l’avv. Casson si ricorda di atti ben precisi e conclude che ASPO ha deliberato la “sola realizzazione di un impianto di rifornimento delle navi, l'unica compatibile, come tale, con la pianificazione portuale vigente”.

    Quanto enuncia Casson, di riflesso contraddice quanto Mohammad Talieh Noori ha scritto al sindaco Ferro.

    Però, c’è anche un’altra questione non chiara : il ruolo svolto a Roma dell’ex sindaco Tiozzo Romano Pagio per conto di ASPO.

    - Conferenza dei servizi 18 giugno 2014 – Ministero dello Sviluppo Economico : richiesta autorizzazione [.] COSTA BIOENERGIE all’ampliamento del deposito costiero ….
    …Alla riunione sono presenti [.] – dell’Azienda Speciale per il Porto di Chioggia – dott. ROMANO TIOZZO [.] il rappresentante per l’Azienda Speciale per il Porto di Chioggia – ASPO, esprime parere favorevole.

    Tale parere è stato recepito nel Decreto Interministeriale autorizzativo l’impianto n. 17407 del 25.05-2015 :
    - pag. 3 – CONSIDERATO inoltre che nell’ambito della riunione della Conferenza dei Servizi che si è svolta in data 17 giugno 2014, il rappresentante per l’Azienda Speciale per il Porto di Chioggia – ASPO, ha espresso parere favorevole all’iniziativa;…


    Perché Romano Tiozzo per conto di ASPO ha dato parere favorevole all’impianto se, come dice l’avv. Casson, la stessa ASPO ha deliberato solo un impianto di bunkeraggio ?? (boscolo)

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    1. Romano Tiozzo Pagio, bravo......è là, semmai, che sarebbe da capire bene il ruolo che ha avuto in tutta questa vicenda, enon tanto Casson

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    2. ricapitolando: la società privata fa una domanda di ampliamento "di non si sa cosa" di un'attività autorizzata nel 2009; l'aspo il 3 aprile 2014 autorizza un ampliamento di bunkeraggio; il 16 giugno 2014 il dirigente taliehnoori dà parere favorevole "all'ampliamento del deposito costiero di prodotti energetici"; il 18 giugno 2014 Romano Pagio va a roma e il 25 maggio 2015 il ministero autorizza l'ampliamento "di non si sa cosa"; a luglio 2015 il notaio sigilla l'attività di bunkeraggio; a questo punto non si sa se il comune rilascia una concessione per l'ampliamento "di non si sa cosa". di fatto viene realizzato lo stoccaggio e non il bunkeraggio. ho riassunto bene?

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    3. Per Anonimo - 22 febbraio 2017 01:14
      Il comune non dà nessun “parere all’ampliamento” e nemmeno “rilascia una concessione per l’ampliamento” ma rilascia solo il parere sulla “conformità urbanistica” sull’impianto GPL.- A questo punto necessita un chiarimento proprio su questo argomento.

      In riferimento alla risposta al sindaco Ferro formulata da Talieh Noori, ex Dirigente all’Urbanistica, la stessa ha un sacco di incongruenze.
      In poche parole egli dice che l’area dell’ampliamento per il GPL ricade in zona produttiva D2 del PRG (Piano Regolatore Generale), ma che per quanto attiene la disciplina portuale, il PRG rinvia alle previsioni del Piano Regolatore Portuale.
      Ora, arrampicandosi sugli specchi, prende di mezzo ASPO dicendo che il suo parere di conformità (di Talieh Noori) è basato sul PRG, ma anche sulle decisioni prese dal Consiglio di Amministrazioni di ASPO cui partecipa il comune di Chioggia nella sua massima espressione rappresentativa (leggi sindaco Casson) CHE AVEVA ESPRESSO VOTO FAVOREVOLE ALL’INTERVENTO.
      E qui c’è un’incongruenza grande quanto in condominio : come faceva a sapere Talieh Noori delle decisioni di ASPO ?? Da chi è stato avvertito, chi glielo ha detto? E comunque Talieh Noori doveva solo dire un sì o un no sulla conformità urbanistica basandosi esclusivamente sui Piani Attuativi approvati in atti e non su quello che ASPO intendesse o non intendesse fare.
      A poco o niente vale il ragionamento fatto a posteriori che il parere tecnico del Settore Urbanistica in assenso o dissenso dell’intervento non avrebbe precluso l’esercizio delle competenze proprie degli organi di governo in sede di conferenza dei servizi. Vale a dire che il Ministero può fare quello che vuole. (boscolo)

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  5. Siccome Giuseppe Casson, da solo, ha preso il 25% dei voti al primo turno alle ultime elezioni, non vi basta che abbia perso politicamente volete anche distruggerlo come persona, questo è l'intento, è estremamente evidente.

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  6. no, Casson non c'entra: è la pratica che doveva andare in commissione per la salvaguardia, dove pare non sia mai arrivata. chi doveva mandare la pratica in salvaguardia (o dire che la pratica doveva essere mandata in salvaguardia), è lui il responsabile.

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  7. sentendo Zaia alla tv sembra che, se da una parte l'autorizzazione all'attività la dà il ministero, dall'altra il Comune dà la concessione per la trasformazione del territorio (Dia, richiesta alla Salvaguardia, etc..). quindi una concessione del Comune dovrebbe esserci. c'è o non c'è??

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    1. Non c'è N-E-S-S-U-N-A AUTORIZZAZIONE del comune, il titolo edilizio è del ministero. Giuseppe Casson e l'intera giunta si fosse immolato su una pira davanti al deposito sarebbe stato costruito ugualmente.

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  8. ti sbagli andrea, il ministero non ha rilasciato alcun titolo edilizio. zaia, a rete veneta, ha detto che ai tecnici della regione non risulta che l'autorizzazione ministeriale sia unica (ovvero che l'autorizzazione ministeriale all'impianto sia anche comprensiva della concessione edilizia). zaia ha detto che la concessione edilizia per realizzare l'impianto (scavare, dia, etc...) la deve dare il comune, e che questo è un grande assist offerto al comune. e queste sono cose che un dirigente (non un sindaco o una giunta) DOVEVA sapere.

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