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domenica 30 aprile 2017

EXPLOIT DI ORLANDO ALLE PRIMARIE DEL PD DI CHIOGGIA: SGRAFFIGNA 15 PUNTI A RENZI SULLA MEDIA NAZIONALE

Risultati a sorpresa dalle primarie del Partito Democratico a Chioggia. Il vincitore annunciato, Matteo Renzi, che in Italia ha conseguito circa il 70% dei voti, in laguna sud si è fermato al 60%, mentre il suo principale avversario, il ministro della giustizia Andrea Orlando, in città ha raggiunto un buon 35% a fronte del 20% acquisito a livello nazionale. Addirittura avanti nel seggio numero 2, che ha raccolto gli elettori di Sottomarina centro, con un clamoroso 57 a 39 per cento. Un esito che premia la mobilitazione di alcune fasce di militanti e attivisti legati alle realtà sociali, più refrattarie al verbo renziano, e che mette qualche bastone tra le ruote agli ingranaggi della macchina, un tempo perfetta, che regolava il consenso dalle parti di calle Padovani, dove è in atto un ricambio generazionale. Sono stati in tutto 924 coloro che si sono recati ai seggi, così distribuiti: 554 voti per Renzi, 323 per Orlando e solo 33 al presidente della Puglia Michele Emiliano. Ieri si è votato anche per eleggere il segretario regionale del PD: anche a Chioggia ha prevalso il renziano Alessandro Bisato, ma con un consenso inferiore alla media, ovvero 55 a 40% contro l'orlandiano Giovanni Tonella.

3 commenti:

  1. Sarà anche in atto un cambio generazionale qui da noi per quanto riguarda il Pd, ma a me sembra che sostanzialmente non ci siano mutamenti. Se fosse davvero mutato qualcosa si sarebbe notato. Nulla di nuovo invece all'orizzonte, a mio parere.

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  2. Se qualcuno aveva qualche dubbio, adesso, con le votazione alle primarie, questo dubbio svanisce.
    Mi spiego meglio. L’alta percentuale ottenuta a Chioggia da Orlando rispetto la percentuale nazionale è dovuta essenzialmente al sostegno del Consigliere comunale Montanariello. Quest’ultimo é dipendente ACTV e i lavoratori di questa Azienda si muovono come una loggia massonica, sostenendo attraverso i vertici del sindacato CGIL chi più è loro gradito.
    Lo si è visto alle recenti elezioni comunali, quando i dipendenti ACTV anno votato in massa il loro candidato Montanariello, assicurandogli la poltrona da consigliere. E’ accaduto anche oggi con le primarie. La controprova di quanto detto : basta una verifica sul personale ACTV, la conta di quanti di loro che attraverso il sindacato (quasi tutti iscritti alla CGIL) durante le elezioni si fanno dare permessi per assentarsi dal lavoro. E’ sempre talmente alto il numero di questi permessi che mettono in crisi il servizio.

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  3. Capisco he può dare fastidio a qualche storico ma il buon lavoro fatto da questi giovani ragazzi non sarà messo in ombra da (aninimi) commenti

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