Pagine

martedì 23 maggio 2017

CONDANNATO IN APPELLO PAOLO TIOZZO PAGIO: AVEVA INSULTATO L'EX PRESIDENTE IPAB MATTEO PENZO

Una faccenda di offese personali e ingiurie pesanti, accaduta quattro anni fa in un bar del centro storico di Chioggia, è sfociata di nuovo in tribunale. Protagonisti alcuni personaggi pubblici: Paolo Tiozzo Pagio, esponente dell'estrema destra chioggiotta. Poi l'ex presidente del consiglio comunale, Matteo Penzo. E infine, in qualità di testimone, l'ex sindaco Fortunato Guarnieri. Oltre a costoro, un privato cittadino -anche lui testimone- che è risultato essere la chiave per dirimere la vertenza avanti il Tribunale di Venezia. I fatti: una mattina di lunedì nel 2013, nel frequentato locale cittadino, Paolo Pagio inveiva contro Penzo, che prontamente lo denunciava. Ma avanti il giudice di primo grado Pagio era stato assolto, dal momento che il giudice non aveva accolto le versioni dei due testimoni. Nei giorni scorsi, invece, il colpo di scena: il giudice monocratico Ciampaglia ha valutato attendibile la testimonianza di Guarnieri, mentre ha cassato quella del testimone a favore della difesa. Motivo: l'aver asserito la propria presenza, quando -incalzato dall'avvocato di Matteo Penzo- era incompatibile il recarsi in pescheria di lunedì quando questa è palesemente chiusa. Pertanto la nuova sentenza obbliga Paolo Tiozzo Pagio a risarcire Matteo Penzo e a pagare le spese legali nonché gli onorari di entrambe le parti, si parla di somme non indifferenti. Al politico già della Fiamma non resta che ricorrere in cassazione: ma potrà provare solo l'eventuale errore di diritto, non nel merito.

2 commenti:

  1. FINALMENTE ONESTA'E' FATTA, ANCHE PER L'IPAB DOVEVANO PAGARE GLI ESPERTI CONTABILI DEI REVISORI ED IL SOLO DIRETTORE NON IL PRESIDENTE POLITICO? A COSA SERVONO ALTRIMENTI I CONTROLLORI

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando terminerà l'iter giudiziario si potrà fare un bilancio, si tratta comunque di vicende diverse.

      Elimina

Chioggia Azzurra suggerisce ai gentili lettori la registrazione di un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, al fine di favorire una miglior comprensione dell'identità digitale tra utenti. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.