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giovedì 18 maggio 2017

GIUSEPPE CASSON PRESENTA UN'INTERPELLANZA ALLA CITTÀ METROPOLITANA IN TEMA DI DEPOSITO GPL

L'ex sindaco Giuseppe Casson, che ancora rappresenta Chioggia in seno alla città metropolitana di Venezia, ha presentato stamane un'interpellanza all'ente di livello superiore, in materia di deposito gpl. «Con l'interpellanza -spiega Casson- ho deciso di rendere pubblici anche i testi delle istanze che ho formulato alla ex Provincia tra ottobre e novembre scorsi». Agli atti anche tre esposti presentati alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti e al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Ecco il testo dell'interpellanza dell'ex sindaco di Chioggia.

12 commenti:

  1. Bene. Credo sia importante attaccare su tutti i fronti.

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  2. Bene questa interpellanza alla conferenza metropolitana del 19 maggio, però Casson dovrebbe anche chiarire perché non ha mai sollecitato il Dirigente all’Urbanistica Mohammad Taliehnoori a cambiare il proprio parere in seno alla “conformità urbanistica” del sito, avendolo ritenuto un errore.
    Tale errore del Dirigente è stato esplicitato da Casson con propria lettera del 02-11-2015 indirizzata al Ministro delle infrastrutture Graziano del Rio e alla dott.ssa Federica Guidi. Non solo, ma anche il ricorso straordinario al capo dello Stato del 15 gennaio 2016 e presentato da Casson quale sindaco pro-tempore insisteva sull’errore del Dirigente.
    Ecco, Casson, dopo avere cambiato maggioranza, perché nei seguenti 18 mesi non ha mai chiarito e provveduto in merito alla correzione da parte del Dirigente del documento di che trattasi ??
    Eppure quel parere ha pesato (e tuttora pesa) quale punto fondante del Decreto Interministeriale, sempre citato e rinfacciato al comune come nulla osta di competenza. (boscolo)

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    1. Casson lo ha detto tante volte che modificare quell'atto era del tutto inutile ed improduttivo nellaprocedura romana. gli atti che lei cita mi pare comunque che attestino che Casson ha preso chiaramente le distanze da quel parere e dalle sue conclusioni.

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  3. Una domanda: c'era oggi il comitato nogpl a sostenere le ragioni di Casson a Venezia? Perchè non ho sentito nessuno del comitato parlarne e anche nel loro sito non ho trovato nulla al riguardo

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    1. Per Anonimo - 19 maggio 2017 09:55
      E’ stata una scelta di Casson mantenere segreta la questione, e solo adesso Casson dice : “ho deciso di rendere pubblici anche i testi delle istanze che ho formulato alla ex Provincia tra ottobre e novembre scorsi”.
      Quindi, cosa si pretende dal comitato NO GPL ?? Casson ha chiesto il suo sostegno ?? (boscolo)

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  4. Concordo con il commento delle 9.55. Perché non c'era l'apartitico e l'apolitico comitato?
    Se proprio loro dicono di sostenere qualsiasi iniziativa diretta a fermare il deposito perché oggi non erano a Venezia a manifestare?
    Mah...

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  5. Ma Casson, se non ricordo male, lo aveva reso noto parecchi giorni fa che avrebbe fatto questa interrogazione alla Città metropolitana, quindi non lo ha tenuto nascosto. Sinceramente pensavo che visto che si discuteva del gpl quelli del comitato ci sarebbero andati...ma magari ci sono andati e noi non lo sappiamo...

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  6. Secondo me il comitato non deve dare il sostegno a tizio, Caio o Sempronio. Il comitato in questo caso deve dare sostegno non a casson, ma alla causa no gpl, che è poi quella che interessa ai cittadini. E comunque siamo sicuri che non siano andati?

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  7. Ho rimosso un commento di " boscolo " che avevo pubblicato per errore. " Boscolo " sulla vicenda del famoso PARERE dell'ex dirigente all'urbanistica continua a perseverare con la MENZOGNA, ripeto il parere era un atto obbligatorio del dirigente che cmq era legato al parere di aspo, NON è stato poi ritirato in quanto non c'era né l'illegittimità né un eventuale irregolarità. In consiglio comunale, c'è il visdeo, lo stesso ingegner Stefano Penzo ha precisato che quel parere non era sbagliato, ha detto così testualmente, illustrando perché di quel parere. Senza contare che l'amministrazione 5 stelle non si sarebbe certo fatta sfuggire l'occasione di farlo modificare solo pochi giorni fa, su richiesta della soprintendenza ha emesso ordinanza di demolizione e ripristino PER ASSENZA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA e non per irregolarità urbanistica. ( Poi vedremo come andrà a finire chi pagherà il conto alla socogos di 30.000 euro al mese) vedremo il tar.

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    1. E’ lo stesso Casson che dice che quel parere di conformità Urbanistica è errato, quindi aggiungo io illegittimo.

      Quanto io affermo è agli atti del comune, sia nella lettera inviata da Casson il 02-11-2015 al Ministro delle infrastrutture Graziano del Rio e alla dott.ssa Federica Guidi, sia nel ricorso al Capo dello Stato del 15 gennaio 2016, di cui si riportano gli stralci.

      Pag. 3 della lettera del 02-11-2015 al Ministro delle infrastrutture Graziano del Rio e alla dott.ssa Federica Guidi
      « la richiesta di ampliamento della società Costa Bioenergie s.r.l. non sembra corrispondere a quanto previsto dal vigente Piano Regolatore Portuale, che individua l’area interessata dall’impianto come sito destinato all’attività di mero “bunkeraggio” »

      pagg. 8 e 9 del ricorso al Capo dello Stato del 15 gennaio 2016 :
      « in realtà, mentre in linea di diritto l’opera è oggettivamente in contrasto col detto piano del porto, [.] sul piano fattuale può ritenersi che l’erronea lettura degli elaborati tecnici da parte del Funzionario – favorita dalla presentazione del progetto come di mera modifica conforme al piano e comunque sempre possibile in ogni attività umana, anche se ovviamente non commendevole – l’abbia indotto a ritenere che ……. »

      Cancellare commenti scomodi è diventata la sua specialità. (boscolo)

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  8. Ma la signora Segantin, sostenuta da Brugnaro, non potrebbe insistere con brugnaro per la causa gpl, che lei ha dimostrato di avere a cuore durante le elezioni? Il fatto che la interpellanza non abbia, per il momento, prodotto gli effetti sperati, non vuol dire che non sia giusta. Certo, bisogna sostenerla. E in primo luoigo secondo me dovrebbero farlo quelli vicini a brugnaro, visto che il capo della città metropolitana è lui. Questo comunque non toglie le responsabilità di un comitato che ha lasciato molti perplessi per il fatto di non essersi presentato a un momento importante per la causa gpl.

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  9. In buona sostanza si sapeva già come sarebbe andata a finire.
    La risposta “interlocutoria” all’interpellanza di Casson all’assemblea metropolitana del 19 maggio, è stata sostanzialmente negativa. Il dirigente Gattolin ha risposto che « la situazione è monitorata in continuo contatto anche con la Procura della Repubblica ma provvedimenti sospensivi, per ora, no.. »

    Se ci sono i termini di legge per cui la città metropolitana dovrebbe sospendere i lavori dell’impianto, come dice Casson, denunci il Dirigente.

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