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martedì 11 luglio 2017

IL SEGRETARIO COMUNALE DEL PD HA LAVORATO DUE GIORNI ALLA SPIAGGIA PUNTA CANNA UN ANNO FA

Mentre tutta Italia parla della spiaggia Punta Canna e dei residuati bellici rimossi forzatamente dal suo gestore, anche il Partito Democratico di Chioggia chiede che gli venga revocata la concessione nel caso fossero accertate fattispecie di reato, quale ad esempio l'apologia di fascismo. Lo stesso che hanno avanzato in tanti, dall'ANPI a Sinistra Italiana. Con un particolare: lo scorso anno, nell'estate 2016, l'attuale segretario del PD chioggiotto Terry Manfrin ha lavorato per due giorni a Punta Canna, là dove stazionavano già i cartelli sui bagni per lesbiche e gay, quello relativo alle camere a gas («di cattivo gusto», si affretta a commentare Manfrin), quelli relativi all'ordine e alla disciplina: «Ma non ho visto alcun orpello mussoliniano», precisa il segretario locale del PD. «Ho prestato servizio là per due giorni, sono amico di un socio e avevano necessità di un aiuto». Manfrin conferma di avere ancora in essere un contratto a chiamata con Punta Canna, valido anche per la stagione in corso, ma di non volersene avvalere date le ultime circostanze: «Tra l'altro lavoro altrove. Avevo registrato questo contratto di lavoro a chiamata perché amico di un socio, con l'intento di essere contattato in caso di bisogno. Ma mi sono già fatto vivo per dire che là non lavorerò più».
Manfrin inizialmente aveva ammesso solo di essersi recato a Punta Canna a prendere un caffè con uno dei soci, ma non di aver prestato la propria opera per due giorni: «Mi dispiace per i ragazzi che sono in azienda e che non condividono una sola parola del titolare. Sapevo che questo personaggio fosse eccentrico, ma non immaginavo così». Dal punto di vista politico, il segretario comunale del PD procede con chiarezza: «Abbiamo preso una posizione, anche con un ordine del giorno nel prossimo consiglio comunale, mirato a impegnare la giunta a un tour nelle scuole per spiegare cosa è stato il fascismo anche nelle nostre località. Siamo preoccupati di questo clima, dei commenti sulle pagine fb dei media nazionali, in cui spesso si scrive che ognuno può fare ciò che vuole». Vale ricordare che ieri in Parlamento i democratici hanno promosso, per mano dell'onorevole Emanuele Fiano -figlio di un sopravvissuto alla Shoah- un disegno di legge che inasprisce le pene per il reato di apologia del fascismo, e che in tale sede il MoVimento 5 Stelle non ha seguito questa impostazione parlando di provvedimento “liberticida”. La vera domanda, tornando a Chioggia, però è: da quanto tempo Gianni Scarpa aveva affisso le grida di Mussolini? Solo da quest'anno o c'erano anche prima, come alcune fonti dichiarano? E nell'ultimo caso, come sarebbe stato possibile per un uomo di sincera adesione ai valori democratici non averle notate, segnalate, denunciate?

14 commenti:

  1. Due giorni o l' intera stagione?

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    1. a noi ha riferito due giorni nell'anno scorso e non abbiamo motivo di dubitarlo

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  2. Più che il gestore di una spiaggia tappezzata di cartelli con l’immagine del duce, a me fa paura il clima di antifascismo capeggiato dalla Boldrini, terza carica dello Stato, che vuole buttare giù i palazzi costruiti durante il ventennio. Questo sì è molto pericoloso, altro che quei quattro manifesti in spiaggia di punta canna.

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    1. La presidente Boldrini non ha mai detto di voler abbattere i monumenti e nemmeno i palazzi fascisti. Si può essere d'accordo o meno, ma ha soltanto suggerito di cancellare la scritta DVX sull'obelisco del foro italico. Così hanno fatto in Germania, dove sono stati eliminati tutti i simboli del nazismo.

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    2. Alla Boldrini che vorrebbe scalpellare i simboli del fascismo da monumenti e palazzi, ha risposto la giornalista Barbara Palombelli, la quale sul suo profilo Facebook ha scritto che “una forte democrazia non ha paura dei simboli della sua Storia e non dovrebbe perdere tempo con un signore nostalgico che inneggia al Duce”.

      Sta roba di scalpellare simboli storici assomiglia alla furia di Napoleone che nei primi anni dell’800 dello scorso secolo, durante la dominazione francese, ha fatto scalpellare l’effigie del leone di S. Marco dai palazzi veneziani.

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    3. Il sito termometropolitico.it, ricorda alla terza carica dello Stato che quella postilla sui tedeschi demolitori di simboli nazisti è una discreta panzana. Molti monumenti all'odor di svastica sono ancora in pieno uso in Germania, dall'Area dei raduni di Norimberga alla Haus der Kunst di Monaco, fino all'Olympiastadion di Berlino, realizzato per le Olimpiadi del 1936.

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    4. Neanch'io penso sia giusto cancellare quelle scritte. Ho soltanto rilevato che Lei ha attribuito alla presidente della Camera affermazioni mai fatte. Molte opere del ventennio avevano per l'epoca tratti di modernità e appartengono alla storia dell'architettura. Nessuno si sogna di abbatterle.
      L.B.

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  3. Il segretario del pd si è giustificato dicendo che non poteva vedere o sapere perché ha lavorato lì solo due giorni (i cartelloni sul duce sono appesi da dieci anni); insomma un po' come chi sostiene che fare l'assessore solo 4 mesi giustifica l'ignoranza in merito alle materie di propria competenza.
    Vorrei suggerire al segretario che se vuole fare un tour nelle scuole a spiegare che cosa è stato il fascismo, forse conviene che lui rimanga a casa.

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  4. per il primo anonimo, allora così come cancelliamo la scritta DUX sull'obelisco mettiamo le mutande alle statue di Michelangelo

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  5. Ma tutta Italia parla dal segretario del pd manfrin ( oggi c'è articolo sul corriere della sera) e qui invece si discute della Boldrini e di altro
    Mah! Sarà mica fatto ad arte?

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  6. IO NON VEDO, NON SENTO, NON PARLO (MAGARI!)

    Eh sì, caro anonimo 13 luglio 2017 05:23, è una vecchia tecnica… Distrarre l’attenzione parlando di altro, se possibile di grosso. Funziona sempre. La chiamavano “disinformazia”, mi pare. Se ne servono tutti. Ma evidentemente qualcuno è maestro. Questione di classe (non di lotta di classe, badi bene).
    Per non parlare delle argomentazioni infantili!
    Faccia un poco di attenzione. La dinamica è sempre la stessa, si tratti di GPL, spiagge fasciste… :
    1) c’ero; 2) ma per troppo poco tempo; 3) perciò non ho visto e non ho sentito; 4) adesso però ho tanta buona volontà e infiltro il più possibile società e istituzioni (anche la Caritas o la scuola, se serve); 5) seguitemi e lottiamo insieme; 6) non dimenticate di votare me o i miei alla prossima occasione. Abracadabra: scomparsi responsabilità, errori, evidente incapacità.
    Glielo insegnano a scuola di politica? Chi li manovra?
    Ridicolo!
    Ma politica non era metterci la faccia, assumersi le responsabilità, mettere intelligenza e pensiero autonomo al servizio di tutti?
    Una volta avevano la falce e il martello, come simbolo. Adesso possono solo accontentarsi delle tre scimmiette.

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  7. Ormai criticare il pd a chioggia è come sparare sulla croce rossa...

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  8. Ghe vorave un tapiro...

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  9. Boh! Certo che cinque mesi di assessorato non sono cinque giorni...
    possibile che non si sia presa consapevolezza del problema?

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