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lunedì 16 ottobre 2017

BELLEMO (ASCOT): “RANIERI ERA OK PER LA PRESIDENZA A.S.PO., LE CATEGORIE COSA FANNO CONTRO IL DEPOSITO GPL?”

Prima della nomina di Damaso Zanardo, aveva fatto discutere nei giorni scorsi la voce che vedrebbe Leonardo Ranieri -presidente di Unionmare Veneto e consigliere comunale per ChioggiaViva- quale papabile alla massima carica dell'Azienda Speciale per il Porto di Chioggia, dopo le dimissioni di Gian Michele Gambato raggiunto da un avviso di garanzia. Tra i fautori della candidatura Ranieri c'era anche Giorgio Bellemo, presidente di Ascot, l'associazione che raggruppa i titolari di concessione balneare a Sottomarina: «Non è stata una provocazione», dice Bellemo ai microfoni di Chioggia Azzurra. «Ho letto che anche Lucio Tiozzo trova giusto che sia un esponente locale il prossimo presidente di A.S.Po. Solo che in città apparentemente godiamo a farci del male, quando si tratta di farci rappresentare negli organismi». Il presidente di Ascot «si rattrista» se alle cariche pubbliche vengono nominati individui estranei al tessuto sociale cittadino: «In 50mila persone abbiamo chi può ambire a fare l'assessore o l'amministratore di una partecipata, inseguendo sempre “intelligenze” esterne. Poi servono le condizioni, io ad esempio non ho i requisiti per poter essere il numero uno di A.S.Po.».
Ma ci sono altri due ordini di motivi, secondo Bellemo, che avrebbero dovuto spingere Ranieri alla presidenza: il consigliere fucsia è già inserito nel consiglio di amministrazione di A.S.Po., dato il suo ruolo nel turismo anche a livello regionale. E soprattutto in tale veste avrebbe detto la propria riguardo la spinosa questione del deposito gpl, in costruzione su terreni concessi a Socogas proprio dall'A.S.Po.: «Trovo che i “bomboloni” confliggano a prescindere con il turismo», argomenta Bellemo. «Risulta inconciliabile la loro presenza se si vuol concorrere ancora alla bandiera blu. In tal senso, Ranieri alla presidenza di A.S.Po. può manifestare una posizione contraria alla realizzazione del deposito». Non manca una stoccata del vulcanico manager alle altre associazioni di categoria: «Ascot ha indetto una riunione dei soci per decidere quale contributo dare alla lotta contro il deposito. Non mi pare di vedere che altre categorie economiche si siano esposte finora in maniera evidente su questo».

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