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giovedì 30 novembre 2017

LA CITTÀ METROPOLITANA DISPOSTA A NON VENDERE IL KURSAAL, IMPEGNO DEL COMUNE A PRESENTARE UN PROGETTO DI GESTIONE CON LE CATEGORIE

L'amministrazione comunale ha ricevuto mandato dal consiglio, nella seduta di martedì scorso, di aprire una interlocuzione con la città metropolitana di Venezia affinché questa blocchi la vendita, prevista nel 2019, del Kursaal sul lungomare Adriatico di Sottomarina, formulando una ipotesi di gestione -e non di acquisizione- da parte dello stesso Comune assieme alle associazioni di categoria, a fronte di un progetto che lo riqualifichi e lo renda attivo. L'ordine del giorno era stato avanzato dalla capogruppo del PD Barbara Penzo, che conferma la disponibilità della città metropolitana a togliere la struttura dal novero dei beni alienabili.
Nonostante le assenze giustificate tra i banchi dell'opposizione, il testo è passato. Giallo sul voto del consigliere Jonatan Montanariello, compagno di partito della Penzo, che non è apparso sui display digitali dopo un intervento autocritico verso la politica della scorsa amministrazione e delle categorie economiche: in sostanza Montanariello ha ricordato che durante la scorsa consiliatura le forze politiche -quindi anche il Partito Democratico che era in maggioranza con Giuseppe Casson- e le categorie economiche non hanno sfruttato la possibilità concreta di sistemare il Kursaal e fruirne, ottenendo l'assenso del consigliere di ChioggiaViva Leonardo Ranieri che era stato fra i protagonisti di quell'episodio. «Dovremmo andare a sbattere la testa contro le colonne del Kursaal!», ha scherzato l'esponente democratico.

Soddisfatto per l'approvazione dell'ordine del giorno è Giuliano Boscolo, presidente dell'associazione albergatori di Sottomarina: «Ci siamo battuti in prima fila, ultimamente, per la riapertura del centro congressi sul lungomare, perché serve all'intera economia locale, dal momento che il turismo congressuale innesca meccanismi virtuosi. Le forze politiche all'unanimità lo hanno compreso, su progetti che interessano la città la politica cresce se è tutta d'accordo, a differenza del passato. Grazie ai consiglieri comunali, inizia la possibilità di mettere le cose a posto nel territorio, aprendo scenari a collaborazioni future tra politica e impresa».

mercoledì 29 novembre 2017

MONTANARIELLO CONTRO LA GIUNTA: "NEL CAPITOLO EVENTI NATALIZI ANCORA ZERO EURO"

Ancora motivi di attrito fra il consigliere del PD Jonatan Montanariello e l'amministrazione stellata. Oggetto del contendere, gli eventi per il periodo natalizio: «Come sempre -esordisce l'esponente democratico- quando si vuole sminuire l’opera di un consigliere che tra i suoi compiti vede anche quello di vigilare e controllare l’operato della amministrazione, si inizia a dire che l’atteggiamento è pretestuoso e che si vuole creare caos. Ormai questa amministrazione sta abituando la città e l'opposizione a un sistema antidemocratico, detentrice dell'urlo "trasparenza!" e "onestà!" sotto i palazzi del potere, ma silente e poco trasparente quando vi entra». Argomenta Montanariello: «Nella realtà di Chioggia vigilare risulta particolarmente impegnativo, viste tutte le castronate amministrative che i grillini mettono in campo. Semplicemente basti pensare che dopo un anno e mezzo dal loro insediamento, lo stesso presidente del consiglio -persona pagata a tempo pieno per fare solo quello- viene in aula non avendo nemmeno le conoscenze fondamentali dei regolamenti. Questo accade sotto gli occhi di tutti, con la complicità di un gruppo consiliare che ha fatto del silenzio e dello “strucare el boton” la sua mission politica, senza motivare e spiegare il perché delle sue scelte, come se qualcuno gli dettasse dall’alto cosa deve fare».
Il consigliere fa riferimento anche alla mozione che ha presentato all'ultima seduta verso la condotta dell'assessora al turismo Angela d'Este: «Pare abbia destato l’indignazione dei grillini e magari anche di qualche cittadino che lavora con le poche attività che vengono fatte. Ma è normale che in tutte le città d’Italia ci siano già le luminarie accese da una settimana, e ad oggi -oltre a non avere le luminarie- Chioggia abbia il capitolo degli eventi con dentro zero euro? È normale che questa amministrazione, che ha vinto le elezioni dicendo che la stagione turistica andava allungata (ed invece resta la stessa di tutti gli altri anni), per la prima volta nella storia sia già senza soldi quando ancora deve definire gli eventi di Natale, e debba ricorrere a manovre di urgenza, sperando che ce ne siano? Può essere che una città turistica come questa non abbia una programmazione annuale, di modo che non si arrivi a Natale senza sapere se ci siano o meno i soldi per pagare gli eventi?». Montanariello ricorda che «tutte le altre amministrazioni hanno sempre avuto un calendario annuale che andava arricchito o diminuito a seconda delle esigenze economiche, però c’era, partiva a gennaio e finiva a dicembre. I Cinque Stelle che si indignano di fronte alla mia mozione cosa hanno da dire? Una manovra d'emergenza toglierà fondi chissà da quale capitolo. E riguardo il fatto che venga detto all'OGD di creare manifestazioni e promozione del territorio, quando il mondiale offshore dal costo di oltre 30mila euro viene organizzato fuori dall'OGD?».
Il rappresentante dell'opposizione non usa mezzi termini: «Questi personaggi (riferimento al M5S, ndr), che di competenza politica e amministrativa hanno ben poco, hanno conquistato il potere cavalcando il malcontento degli elettori e adoperando toni intrisi di odio per denigrare i propri avversari politici. Oggi, al banco di prova, quando tutta la loro incapacità e inefficienza amministrativa viene suggellata da fatti inequivocabili e palesi, hanno anche il coraggio di dire che è pretestuoso chi fa la stessa cosa che fanno loro in giro per l’Italia, ovvero controllare e rendere pubblico il malgoverno della cosa pubblica è pretestuoso. Altro che "non lasciarli lavorare": la città, che inizialmente era ferma, adesso addirittura comincia a fare passi indietro». Conclude Jonatan Montanariello: «Se fosse una favola, la morale sarebbe che queste persone predicano bene e razzolano male, quando chiedono trasparenza, bilanci partecipati ed onestà ma dopo non rendono pubblico ciò che fanno. Se un comitato fa delle osservazioni contro di loro, questo viene messo ai margini. E quanto alla notorietà pubblica delle proprie azione amministrative, è quasi peggio della competenza nell'amministrare, per loro una sconosciuta».

LA MANIFESTAZIONE A ROMA CONTRO IL DEPOSITO GPL SI FARÀ. IL COMUNE PENSA A UNA DATA

Come annunciato in precedenza, nella seduta del consiglio comunale di ieri il leghista Marco Dolfin ha presentato un ordine del giorno -chiedendo massima condivisione all'assemblea- affinché il Comune organizzi una manifestazione popolare e istituzionale davanti ai ministeri delle Infrastrutture e dello Sviluppo Economico a Roma, per protestare contro la costruzione del deposito gpl in Val da Rio, concessa proprio dal governo e ritenuta da questo strategica per l'economia nazionale.

Il capogruppo della Lega ha chiesto che il Comune si occupi della trasferta in bus, auspicando la partecipazione dell'intero consiglio, del comitato No Gpl, delle categorie economiche e dei cittadini volenterosi. Dal canto suo, Daniele Padoan del M5S ha detto che la maggioranza è da sempre contraria al deposito, e ha appoggiato fin qui tutte le iniziative dell'amministrazione e del comitato. Quindi massimo appoggio dal punto di vista politico, dubbi invece vengono eccepiti sulla legittimità di organizzarla come ente pubblico.

Padoan chiede il supporto logistico dell'OGD e delle associazioni di categoria, suggerendo che ciascuno -a cominciare dai consiglieri- provveda da sé alle proprie spese. Dopo le modifiche al testo, l'ordine del giorno di Dolfin è stato votato all'unanimità e prevede che l'amministrazione comunale ipotizzerà una data -preferibilmente da concertare con i ministeri stessi per l'ordine pubblico- e la manifestazione verrà organizzata con l'apporto dell'intero consiglio, ma non direttamente dal Comune.
Domani sera dalle ore 21, intanto, il comico Pippo Zaccaria porterà in scena il suo recital “Odissea nell'ospissio” al teatro Don Bosco per raccogliere fondi da destinare al comitato No Gpl a sostegno del ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale.

NUOVO VARCO AL DEPOSITO GPL: LA CONCESSIONE È DEMANIALE. LE PERPLESSITÀ DI BARBARA PENZO (PD)

Sempre durante il consiglio comunale di ieri, la questione gpl è tornata anche nelle parole di Barbara Penzo, capogruppo del PD, che ha chiesto conto all'amministrazione del nuovo varco che Socogas sta aprendo per accedere al deposito. Alla consigliera ha risposto l'ingegner Stefano Penzo, dirigente del settore Lavori Pubblici, il quale afferma -dopo le opportune verifiche- che i terreni interessati dagli ultimi lavori sono di competenza demaniale, in concessione all'Aspo rilasciata nel 2015 su richiesta del presidente Fedalto. E quindi non sono parte della competenza comunale, che si estende invece sull'antistante strada Maestri del Lavoro. L'ingegner Penzo aggiunge che due o tre anni fa al Comune era stata chiesta l'apertura di un altro passo carrabile, ovvero quello oggetto delle indagini prima della commissione di Salvaguardia e poi del ricorso in Tribunale.

A Barbara Penzo la situazione continua ad apparire anomala, tanto che ai microfoni di Chioggia Azzurra dice: «Mi sono accodata al tema posto dal collega Dolfin con la manifestazione a Roma. Penso esista comunque una competenza comunale, dal momento che la strada adiacente dev'essere messa in sicurezza quanto alla viabilità, dovesse creare problemi al territorio pure se il varco è autorizzato. Ho chiesto all'ingegner Penzo la documentazione per capirne di più». L'esponente del Partito Democratico solleva un altro aspetto: «L'A.S.Po. a luglio aveva comunicato all'amministrazione comunale l'intenzione di usare il varco che viene aperto in questi giorni, e in quell'occasione il settore Lavori Pubblici avrebbe delegato all'Urbanistica. Chiederò un accesso agli atti, ma intanto si può sapere come mai il sindaco, che è nel consiglio di amministrazione di A.S.Po., non ha informato di questa richiesta per tempo, e non ha riportato la cosa alla pubblica notorietà per una discussione?».

martedì 28 novembre 2017

OGGI DALLE ORE 16 CONSIGLIO COMUNALE, MOLTI ORDINI DEL GIORNO DALLE OPPOSIZIONI

Seduta del consiglio comunale oggi pomeriggio dalle ore 16, con dieci argomenti all'ordine del giorno. Dopo l'adeguamento di bilancio votato dalla giunta lo scorso 19 ottobre, e che dovrà essere approvato dal consiglio, spazio alle mozioni dei consiglieri di opposizione: era stata annunciata la scorsa settimana quella del consigliere Montanariello verso l'assessora al turismo Angela d'Este, lo stesso esponente del PD chiederà lumi riguardo la zona Reduci di Sottomarina e sul piano socio sanitario a sostegno dei medici di medicina generale. La sua capogruppo, Barbara Penzo, parlerà del Kursaal e delle questioni che investono viale Tirreno, mentre il leghista Marco Dolfin si interessa del futuro del porto e chiede una manifestazione pubblica a Roma per dire no al deposito gpl. Infine Romina Tiozzo, della lista “Chioggia è libera” con Giuseppe Casson, esporrà i problemi di sicurezza nelle zone limitrofe ai supermercati Eurospar di Chioggia e Sottomarina.

sabato 25 novembre 2017

VERITAS RISPONDE AI BALNEARI: "L'APPLICAZIONE DELLA TARI È CORRETTA"

In giorni di polemica da parte dei balneari di GEBIS nei confronti di Veritas, l'azienda risponde con una nota in cui rivendica la correttezza dei calcoli che riguardano Sottomarina. “I regolamenti dei Comuni in cui Veritas riscuote la TARI sono conformi alla legge del 2013 e al dpr del 1999”, sta scritto sulla nota della multiutility. Che prosegue: “Il metodo di calcolo della quota fissa si fonda unicamente sul numero di metri quadri dei locali. La parte variabile è calcolata dal numero dei componenti del nucleo, indipendentemente dalla superficie di abitazioni e pertinenze”. Veritas ricorda che lo sportello online consente ad ogni utente di conoscere tutti i rilievi relativi ai propri contatti e consumi.

IL SINDACO DOPO SANT'ANNA: "NONOSTANTE LE CRITICHE PARTECIPO VOLENTIERI A INCONTRI COI CITTADINI"

«Nonostante le critiche che a volte sorgono, partecipo sempre con vivo interesse alle riunioni organizzate dai comitati con i cittadini». Commenta così il sindaco Ferro l'incontro di ieri sera alla sala parrocchiale di Sant'Anna, che è stato anche molto aspro nelle contestazioni. «Durante queste iniziative -continua il sindaco- emergono le criticità, ma anche le potenzialità delle frazioni. Certamente non è possibile poi realizzare tutto quanto viene richiesto, ma in un’ottica di partecipazione e coinvolgimento delle scelte dell’Amministrazione, di sicuro un punto da cui partire per realizzare il bilancio, avendo così un quadro più completo degli interventi da attuare»

la playlist video degli interventi

L’amministrazione comunale ha accettato l’invito del comitato civico di Sant’Anna presentandosi con il sindaco Alessandro Ferro, il presidente del consiglio Endri Bullo, i consiglieri Paolo Bonfà, Daniele Padoan e Genny Mantoan, che hanno risposto alle domande rivolte dai residenti della frazione. «Anche questa volta – spiega il sindaco – abbiamo avuto l’occasione di discutere circa alcuni argomenti importanti. Tema principale è stata ancora la messa in sicurezza della Romea, per la quale non ci sono ancora atti concreti da parte degli enti preposti. A latere si è discusso dell’incrocio semaforico, sul quale verrà presto installato un sistema di controllo automatico T-red nel senso di marcia nord -> sud sulla statale». Anche la sicurezza del territorio ha costituito argomento di discussione: «C'è stata e ci sarà la presenza costante nella frazione di un servizio mobile di agenti della Polizia Locale, i quali hanno effettuato controlli quale azione di prevenzione in materia di sicurezza stradale e sanzione dei parcheggi “selvaggi”», dice ancora Ferro. Inoltre si è parlato della recente attivazione del controllo di vicinato e dei relativi cartelli. Infine l'amministrazione ha sottolineato i vari piccoli interventi di manutenzione che sta facendo, dalla segnaletica stradale all’illuminazione del sottopasso, senza dimenticare la variante verde al PRG adottata dal Comune e che ha fatto tornare agricoli molti terreni, come richiesto da molti residenti. Si è parlato anche di scuole: è stato illustrato il progetto di ristrutturazione e ampliamento della scuola Bruno Maderna e delle asfaltature di alcune strade comunali tra cui via Vecchia Romea e strada Margherita, progetti già oggetto di bando e dei quali dovrebbero partire a breve i lavori.

IL SINDACO CONTESTATO NELLA "SUA" SANT'ANNA, MA GARANTISCE DUE INTERVENTI

Non è stato un clima facile, ieri sera alla sala parrocchiale di Sant'Anna, per il sindaco Alessandro Ferro e la sua amministrazione. Nell'incontro semestrale chiesto dal locale comitato civico, il primo cittadino che nella frazione risiede è stato contestato su quasi ogni argomento da una discreta folla di residenti, che imputano alla giunta a Cinque Stelle di aver fatto promesse che non è al momento in grado di mantenere. I temi sono stati circa gli stessi della precedente iniziativa di fine aprile: la Romea in primis, dato lo stallo con ANAS e l'installazione di autovelox all'altezza del distributore Valli Carburanti in direzione Chioggia. Gli abitanti criticano la posizione, dal momento che -asseriscono- i meccanismi di controllo del traffico sarebbero più utili verso Cavanella, ma Ferro si è giustificato con una decisione prefettizia.

Per quanto riguarda la sicurezza, la richiesta datata di vigili urbani nella frazione si scontra con l'organico in dotazione alla polizia locale: «Li abbiamo messi per un periodo e vi siete arrabbiati lo stesso», ha detto Ferro, ricordando che d'estate è impossibile toglierli da Sottomarina. Inoltre è tornato in auge il discorso scuolabus: il comitato contesta a Gilberto Boscolo di aver promesso in campagna elettorale la sua attivazione. L'attuale segretario del sindaco attribuisce le responsabilità al contratto di servizio con ACTV, firmato in precedenza, ma i cittadini non sentono ragioni e più di qualcuno lo ha attaccato dicendo «allora non dovevate dire che sarebbe stata cosa fatta». Alessandro Ferro, tuttavia, ha garantito l'attuazione di due impegni precisi: la prossima asfaltatura della Vecchia Romea, già capitolarizzata quale una delle nove strade del Comune bisognose di interventi, e la realizzazione di una nuova ala per la scuola media Maderna, sia al primo che al secondo piano. Ma tornare a riscuotere consenso immediato dall'esigente platea di Sant'Anna, per l'amministrazione stellata, è sempre più difficile.

venerdì 24 novembre 2017

I GESTORI BALNEARI: "VERITÀ SULLA TARI". MA IL SINDACO LI GELA: "LORO OFFERTE INACCETTABILI"

Ai circa trenta concessionari balneari che non hanno pagato la Tassa di Asporto Rifiuti (TARI) per via del contenzioso che da anni li vede opposti alla multiutility Veritas non sono stati pignorati i conti correnti. Lo si è appreso da una conferenza tenutasi stamane nella sede del Gruppo Turismo a Sottomarina: nei giorni scorsi si era diffusa la notizia che i conti fossero stati bloccati su istanza di parte -Veritas appunto- ma nella realtà il Tribunale di Venezia non ha ancora preso una decisione. La quale può anche attendere la sentenza della causa, o in alternativa il Tribunale può archiviare la richiesta, o congelare solo una quota. I gestori riuniti in GEBIS contestano l'aumento delle tariffe (anche 12 volte in più rispetto ad esempio a Jesolo), considerato il fatto che si servono di un'altra impresa per l'asporto dei rifiuti, a condizioni di servizio definite migliori.

La vertenza è aperta anche riguardo i rifiuti spiaggiati, che si arenano sulla spiaggia di Sottomarina portati dal Brenta, dall'Adige e da altre fonti: il costo della loro rimozione -sostengono i promotori del processo- dovrebbero essere ripartiti fra i Comuni che contribuiscono a produrli. Fino a qualche settimana fa una transazione con il Comune di Chioggia pareva vicina, e attendeva un'offerta formale, quando la direzione è cambiata e sia il sindaco che l'assessore Daniele Stecco sono passati alla richiesta di rientrare dal debito, dato che i restanti cittadini e imprese sono gravati del 10% in più rispetto agli anni precedenti. Tra le contestazioni dei balneari a Veritas, anche l'obbligo di collocare le immondizie sul lungomare, contribuendo all'inquinamento olfattivo e a rendere una immagine deteriore.

Il comunicato di GEBIS
Il commento di GEBIS alle tabelle di raffronto fra i diversi Comuni


Dal canto suo, al microfono di Chioggia Azzurra, il sindaco Alessandro Ferro non arretra di un centimetro e spiega la posizione dell'amministrazione: «GEBIS ha formalizzato un paio di proposte, ma erano inaccettabili nella quantità (la prima prevedeva il pagamento del 20% del dovuto) e quindi irricevibili. Su queste basi sedersi a un tavolo è inutile sedersi, le posizioni sono molto lontane tra loro. Non ci sono mai state le basi per un dialogo serio nella stessa direzione, non c'è una loro concreta volontà in questo senso. Si attende la prima sentenza». Il primo cittadino non ha dubbi: «La quota fissa va pagata totalmente. Sulla base di questi presupposti, si può ragionare di quella variabile, anche se gli sconti massimi applicabili da regolamento sono del 60%, formulari alla mano». Ferro distingue tra il pregresso e l'avvenire: «Se è un problema di tariffe da rivedere, ci mettiamo mano per il futuro. Ma per il passato non possiamo farlo: c'era una componente fissata prima al 55% ora al 60% sotto la quale non possiamo concedere sconti, perché sarebbe anche un'evidente sperequazione con il concessionario adiacente che la TARI l'ha sempre pagata regolarmente».
Non vi è solo la parità di trattamento fra situazioni analoghe, ma anche un argomento che riguarda tutta la città: «La quota fissa -prosegue il sindaco- serve a pagare la pulizia delle strade, l'igiene urbana, non solo quella della battigia e dei loro stabilimenti. E questa quota fissa da anni non viene pagata da alcuni di coloro che beneficiano di tutto ciò come gli altri cittadini». Inoltre, secondo il Comune, lo “spettro” della Corte dei Conti può chiedere ragione all'ente pubblico dell'eventuale accordo per la metà dell'importo dovuto, ovvero della rinuncia all'intero che potrebbe configurarsi sotto l'ormai familiare fattispecie del danno erariale. Insomma, Ferro e Stecco non mollano, in attesa della sentenza. La quale dirà anche se non sarebbe stato il caso di contestare l'importo della componente fissa della TARI in sede di definizione, e non dopo intere stagioni di morosità.

giovedì 23 novembre 2017

SETTE MESI DOPO, COMITATO CIVICO DI SANT'ANNA E GIUNTA COMUNALE A CONFRONTO STASERA NELLA FRAZIONE

Lo scorso aprile il comitato civico di Sant'Anna aveva invitato il sindaco Alessandro Ferro -tra l'altro residente e delegato alle frazioni- e la giunta comunale a un dibattito riguardo le condizioni della zona e le iniziative da parte dell'amministrazione. Fu una serata movimentata durante la quale niente fu risparmiato alla gestione del MoVimento 5 Stelle, che peraltro fra il Brenta e l'Adige aveva ottenuto molti consensi. Questa sera il comitato presieduto da Valterino Baldin farà di nuovo il punto della situazione in tema di Romea, sicurezza e altre materie calde, dalle ore 21 alla sala parrocchiale di Sant'Anna: all'incontro, come allora, sono di nuovo invitati il sindaco Ferro e l'amministrazione stellata.

L'ASSESSORA D'ESTE: "NON DEVO RENDERE CONTO A MONTANARIELLO, IL PD SI SMENTISCE DA SOLO"

L'assessora al turismo Angela d'Este risponde al consigliere del Partito Democratico, Jonatan Montanariello, che qualche giorno fa l'aveva pesantemente attaccata, attraverso una mozione, tacciandola di assenteismo e di non fornire risposte istituzionali. «Non sono certo io che devo difendere il mio lavoro», dice la d'Este «e sicuramente non è al consigliere Montanariello che devo rendere conto, semmai al sindaco e al territorio«. L'assessora parte dal presupposto che «trovo piuttosto schizofrenico il fatto che il PD di Chioggia abbia dato la sufficienza al mio operato e l’abbia pure confermata recentemente, e che poi un suo consigliere mi attacchi smentendo quanto detto dal suo partito».
Continua d'Este: «Non voglio entrare nel merito del testo della mozione, mi limiterò a dire che finalmente dopo un anno siamo riusciti ad avere una OGD completa, la quale rappresenta la totalità delle categorie legate al turismo e alla promozione territoriale, e che giovedì prossimo si doterà di un nuovo regolamento condiviso da tutti e di una cabina di regia che è già operativa. Anticipo anche che finalmente quest’anno le attività legate al periodo natalizio saranno organizzate e gestite per la prima volta dall’OGD, un primo vero passo concreto e un segnale di unità da parte delle categorie». D'Este si dichiara «piuttosto serena, non vivo per l’approvazione del consigliere Montanariello, ma nel momento in cui riterrò che il mio operato non sia più all’altezza sarò io la prima a fare un passo indietro».
Il sindaco Ferro conferma piena fiducia nell'operato dell'assessora: «Il consigliere Montanariello -sostiene il primo cittadino- dovrebbe imparare a rispettare le persone e il lavoro che queste svolgono. L'assessore d'Este ha organizzato e seguito gli eventi della stagione estiva che hanno contribuito ad un rilevante aumento delle presenze rispetto agli anni precedenti. La qualità e quantità superiori di manifestazioni, senza aumentare i costi, credo siano indiscutibili. Sono state create iniziative che mai si erano viste e che stanno aumentando l'attrattività di Chioggia e Sottomarina. L'OGD, da una ristretta composizione, si sta allargando a tutte le categorie presenti in città. I risultati sono ottimi e inconfutabili».

mercoledì 22 novembre 2017

IL F.A.I. FINANZIA LA SISTEMAZIONE DEL FORTE SAN FELICE. IL VICESINDACO VERONESE: "PRESTO IL PROTOCOLLO D'INTESA"

Ieri il Fondo per l'Ambiente Italiano ha riconosciuto al Forte San Felice un finanziamento di 20mila euro per il progetto presentato dall'amministrazione comunale la scorsa estate, allo scopo di ripristinare il pontile esterno sul lato ovest -quello lagunare- e realizzare un percorso all'interno con un nuovo, suggestivo punto di veduta nei pressi del bastione. Assieme al Forte San Felice sono state premiate dal FAI altre 23 realtà in tutta Italia, in seguito alla campagna "Luoghi del cuore 2016" che da anni vede la fortificazione serenissima ai vertici del consenso, grazie alle decine di migliaia di firme raccolte online e coi moduli dal comitato presieduto da Erminio Bibi.

Per assestare il Forte, il Comune spenderà 7mila euro che si vanno a sommare appunto ai 20mila garantiti dal Fondo, su 30mila inizialmente preventivati. Soddisfazione è stata espressa dal vicesindaco Marco Veronese, che segue la vicenda per il Comune, il quale ai microfoni di Chioggia Azzurra dice che «la vittoria è del comitato con la raccolta di firme, ci hanno messo l'anima. Grazie anche all'Istituto dei Castelli. Le visite estive saranno così migliorate, nella collaborazione con la Marina Militare, e potranno continuare il loro successo di pubblico fra i chioggiotti e i turisti. Presto il protocollo d'intesa, magari entro dicembre, finalizzerà il restauro del Forte».

martedì 21 novembre 2017

IL SINDACO FERRO INDAGATO PER ABUSO D'UFFICIO: LA PROCURA CHIEDE UNA PROROGA

Il sindaco Alessandro Ferro ha ricevuto un avviso da parte della Procura della Repubblica di Venezia, la quale richiede una proroga d'indagine per il reato di abuso d'ufficio, che viene contestato in capo al primo cittadino molto probabilmente riguardo la vicenda della concessione dell'Ultima Spiaggia, lo stabilimento di Isolaverde di cui Ferro era socio accomandante.
Le indagini sono scaturite d'ufficio in seguito ad un esposto presentato in Procura dai consiglieri di opposizione Beniamino Boscolo, Marco Dolfin e Jonatan Montanariello, il quale sollevava un conflitto di interessi tra la figura del reggente l'amministrazione e il privato cittadino.
«Prima di ora non avevo ricevuto alcuna comunicazione», spiega Ferro. «Nè ero a conoscenza di alcuna attività nei miei confronti. Lo comunico per trasparenza nei confronti dei cittadini, in ossequio a uno dei pilastri fondanti del MoVimento 5 Stelle. Ho naturalmente piena fiducia nella giustizia», conclude il sindaco.

lunedì 20 novembre 2017

MONTANARIELLO (PD) AD ALZO ZERO CONTRO L'ASSESSORA D'ESTE: "NON VIENE MAI IN COMMISSIONE, MA LAVORA ALMENO?"

Il Partito Democratico di Chioggia spara a zero contro la giunta a Cinque Stelle. Dopo il segretario Terry Manfrin, che stigmatizza la comunicazione data dei lavoratori socialmente utili nei network del MoVimento e dall'assessora al sociale Patrizia Trapella, ora il consigliere comunale Jonatan Montanariello rivolge le sue critiche all'assessora al turismo Angela d'Este: «A volte ritornano!», esordisce sarcastico l'esponente del PD. «Vedo con piacere che l’assessora d’Este dà una testimonianza della presenza quando si parla di camper!». Continua Montanariello: «Eravamo rimasti alle sue affermazioni che bollavano come abusivi gli imprenditori chioggiotti, senza autocritica alcuna sulle sue ripetute assenze e sul mancato controllo, che avrebbe potuto iniziare già a metà luglio e non è mai stato fatto, per poi additare da truffatori i locatori turistici. Vedo che in tutta la provincia -meno che a Chioggia- si è discusso della tassa di soggiorno, si è analizzata la stagione e si è parlato di come adoperare quelle entrate. Nella prossima seduta del consiglio, proporrò alla giunta di aprire una sezione periferica dell'ufficio turismo a Venezia: magari così, senza dare troppo disturbo a chi viene a Chioggia come lavoratore pendolare, si potrà finalmente iniziare a discutere di turismo, eventi e commercio». Da Montanariello arrivano le domande all'assessora: «Quali eventi si faranno? Chi ha deciso quelli fatti? Quanto ha speso il Comune? Perché hanno suonato ancora una volta i gruppi amici (del M5S, ndr)? Gli impegni di spesa sono sempre stati rispettati in modo puntuale? Come ha speso i soldi finora l’OGD e quali risultati ha portato?».
Il consigliere democratico va dritto al suo obiettivo senza mezzi termini: «Se non risponde l’assessore al turismo e agli eventi, chi deve farlo? Da mesi Angela d'Este non viene a relazionare in commissione, nemmeno sulle cose che richiediamo a norma di legge e trasparenza. Proprio quella trasparenza tanto cara ai grillini, che quando vanno a governare omettono puntualmente». Di qui la critica politica di Montanariello: «Inizio a credere che alcuni assessori, in primis quella al turismo, hanno gran poca voglia di lavorare nel loro mandato e preferiscono oziare o fare incontri di gruppo a porte chiuse. Così evitano il confronto, che porterebbe a far emergere tutte le cose sbagliate che fanno». Non bada a epiteti, il giovane di calle Padovani: «Che si rimbocchino le maniche ed inizino a lavorare, basta contare i colombi alla mattina e dopo andare in ufficio a fare quattro incontri per credere di aver fatto il proprio lavoro da assessore: se non gli conviene, che lascino il posto a chi ha voglia di accettare questo incarico e produrre qualcosa di buono per la città, liberandoci una volta per tutte da questa morsa di immobilismo e di incompetenza. Tanto non potranno nascondere per sempre il loro non fare: prima o poi la verità emerge, e la città lì si renderà conto con chi a che fare!», conclude tranchant il consigliere.

domenica 19 novembre 2017

IL PD CONTRO L'ASSESSORA TRAPELLA E IL M5S: "SI FANNO PROPAGANDA CON LE FACCE DEI LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI"

Il PD di Chioggia critica la comunicazione pubblica del progetto "Chioggia riparte dal lavoro", che grazie ai fondi regionali sta impiegando quindici persone nei lavori socialmente utili. Una nota del segretario Terry Manfrin, se riconosce che "dopo numerosi comunicati stampa, finalmente si vedono attivi i lavoratori socialmente utili. Un’azione importante, resa possibile con fondi regionali, che reintegra chi non ha un lavoro prendendosi cura della città", stigmatizza poi l'uso che i network del MoVimento 5 Stelle ha fatto della vicenda: “Rimane tuttavia un po’ di amaro in bocca per la gestione comunicativa", scrive Manfrin.
"I volti dei lavoratori sono apparsi sui canali social gestiti dai 5 Stelle. Gli stessi lavoratori poi sono stati dotati di casacche ove appare bene in evidenza il nome del progetto 'Chioggia riparte dal lavoro'. È irriguardoso nei loro confronti: se da un lato un’amministrazione deve comunicare i risultati raggiunti, va comunque tutelata la privacy di chi si rivolge ai servizi sociali". Conclude il segretario del Partito Democratico, con parole dirette all'assessora Trapella: "Dalle foto pubblicate nei loro canali social, i 5 Stelle dimostrano che sono capaci di usare i volti e le spalle di chi ha bisogno per farsi propaganda. È una grave mancanza dell’assessora Trapella, che gestisce i servizi sociali di Chioggia. Per questo invito l’assessora a dotare i lavoratori di divise neutre o confondibili con altre realtà comunali. E se proprio deve farsi propaganda, ripari l’errore con soldi propri”.

sabato 18 novembre 2017

"FUTURA" SI PRESENTA A CHIOGGIA PARLANDO DI AMBIENTE E URBANISTICA

Alla darsena Le Saline di Chioggia, ieri pomeriggio, si è presentata Futura, componente del Partito Democratico che fa riferimento al ministro dell'agricoltura Maurizio Martina (che è anche vicesegretario nazionale del PD) e a Chioggia conta su esponenti quali Lucio Tiozzo. L'occasione è stata un convegno di formazione sul valore dell'ambiente e del territorio, delle risorse naturali e umane, con relatori "di peso" esperti nei loro settori, capaci nel trattare le interazioni con le città verso uno sviluppo pienamente sostenibile. «Diciamo no a scelte sbagliate fatte nei decenni -dice Alessandro Coccolo, che ha introdotto l'incontro- perché serve un'armonia migliore tra uomo e ambiente». Futura riafferma i valori fondanti del centrosinistra per riconnettersi alle professioni, alla scienza e alla cultura.

IL COMUNE DICHIARA GUERRA AI BALNEARI CHE NON PAGANO LA TASSA ASPORTO RIFIUTI: "UTILIZZEREMO STRUMENTI DRASTICI PER OBBLIGARLI"

Una nota dell’amministrazione comunale intende far luce sulla questione dei mancati pagamenti della tassa di asporto rifiuti da parte di alcuni concessionari balneari. "Vogliamo risolvere una volta per tutte l’annoso problema -si legge nella nota- e siamo intenzionati ad utilizzare tutti gli strumenti necessari, anche quelli più drastici, per obbligare gli inadempienti a regolarizzare la loro posizione debitoria, per la maggior parte utenti del settore turistico-balneare". Il sindaco Alessandro Ferro commenta: «Ritengo doveroso che ogni utente debba adempiere i propri pagamenti per il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti. Stiamo studiando tutti i modi per agevolare gli utenti virtuosi, quelli che pagano ed effettuano correttamente la raccolta differenziata, e disincentivare invece chi non rispetta le regole». Specifica il sindaco: «Siamo già arrivati, tramite Veritas che è l’ente gestore del servizio e della riscossione, a bloccare i conti correnti degli inadempienti. Ora, con Veritas e con gli uffici comunali competenti, stiamo vagliando ulteriori iniziative atte ad affrontare la situazione dei mancati pagamenti». L’entità dei mancati introiti per la TARI ammonta a circa 3.1 milioni di euro, corrispondente al 22% solo per il 2016, per un totale di circa 7.7 milioni di euro complessivi, sommando i mancati introiti degli anni 2014, 2015, 2016. Conclude Ferro: «Finora le proposte pervenute da alcune associazioni di categoria per risolvere il problema sono risultate inadeguate. Tuttavia, per lasciare la possibilità di ricomporre la controversia, non disperiamo di riuscire a trovare una soluzione condivisa, nel brevissimo periodo che ci separa dall’approvazione del bilancio di previsione per il 2018».
L'amministrazione fa il punto anche sul ripascimento dell’arenile per l’anno prossimo, già allo studio degli enti regionali preposti: «Ce ne stiamo già occupando», assicura l’asssessore al demanio Marco Veronese, reduce da un recente incontro con l'assessore regionale Bottacin. «Questi interventi andranno a beneficio di tutti gli operatori balneari, anche quelli morosi. Non si può pensare di avere solo diritti e di non adempiere ai propri doveri, creando un danno alla collettività. Per questo stiamo valutando quali azioni sanzionatorie si potranno applicare nei confronti di chi sta mettendo in difficoltà tutta la città a causa dei mancati pagamenti della TARI».

venerdì 17 novembre 2017

I SINDACI E I CONSORZI DI PROMOZIONE TURISTICA DEL LITORALE PER UN BRAND DELLA COSTA VENETA

Un brand di macroarea per la costa Veneta. È tra gli obiettivi dell'incontro odierno tenutosi alla sala Hemimgway del municipio di Caorle fra i sindaci del litorale e i relativi consorzi di promozione turistica. Per la città erano presenti il sindaco Alessandro Ferro e il Consorzio di promozione turistica Lidi di Chioggia. Con i colleghi di tutte le spiagge, dal Delta a San Michele al Tagliamento, sono stati affrontati altri temi comuni per valutare eventuali sinergie.

giovedì 16 novembre 2017

ALLA DARSENA LE SALINE SI PARLA DI AMBIENTE URBANO, MOBILITÀ E STILI DI VITA CON L'ASSOCIAZIONE FUTURA

Oggi dalle ore 18, nella sala congressi della darsena Le Saline di Chioggia, l'associazione culturale e politica Futura -che nella zona fa capo a Lucio Tiozzo- organizza un convegno a tema urbanistico, dal titolo “Il valore del territorio tra ambiente urbano, mobilità, economia e nuovi stili di vita”. Relatori dell'incontro, introdotto da Alessandro Coccolo, saranno Daniel Tiozzo, architetto ed ex presidente del consiglio comunale, il professor Bruno Barel, ordinario di Diritto dell'Unione Europea all'Università di Padova, e l'urbanista Roberto Rossetto. Seguirà un momento conviviale.

mercoledì 15 novembre 2017

RIDIMENSIONATI GLI ISTITUTI COMPRENSIVI SCOLASTICI DEL COMUNE. I DOCENTI SI OPPONGONO

Una delibera di giunta dello scorso 9 novembre ha stabilito di accorpare ulteriormente gli istituti comprensivi scolastici del territorio comunale, portandoli dagli attuali cinque al numero di tre. La decisione è dovuta a una richiesta dell'Ufficio Scolastico Regionale risalente allo scorso agosto, orientata a comprimere ancor di più le strutture rispetto alla legge istitutiva del 2011, motivando l'esigenza con le criticità e i problemi di funzionamento attuale, dato in primis il calo demografico: solo per le iscrizioni alla prima classe della scuola primaria, il Comune di Chioggia è passato da 552 allievi del 2013 a 477 di quest'anno, mentre la popolazione scolastica comunale -che era a 7257 unità tre anni orsono- oggi conta 6521 studenti.
Il calo è più evidente nei centri storici di Chioggia e Sottomarina, oltre che a Sant'Anna, e saranno gli istituti comprensivi 1 e 2 a subire il ridimensionamento. In tali situazioni, per motivi differenti, continuano fra l'altro a mancare i dirigenti e si procede attraverso incarichi annuali di reggenza, destinati a procrastinarsi a venire. I nuovi istituti comprensivi saranno così configurati: il numero 1 comprende Chioggia e Borgo San Giovanni, il numero 2 riguarda Sottomarina nord, Ca' Lino e Valli, il numero 3 invece va da Sottomarina sud alle frazioni collocate tra Brenta e Adige. Ma i docenti dell'attuale istituto comprensivo 1 si oppongono e hanno inviato all'amministrazione una mozione, firmata all'unanimità, per chiedere di evitare i tagli dal momento che l'attuale configurazione risulta adeguata alla normativa vigente: secondo gli insegnanti, si verrebbe a creare un “mostro organizzativo” difficile da governare, e l'unico risparmio consisterebbe nel mancato pagamento degli stipendi ai due dirigenti. Anche gli attuali istituti 3 e 5 si sono dichiarati contrari, a favore tuttavia l'istituto comprensivo Chioggia 4.

martedì 14 novembre 2017

IL COMUNE DI CHIOGGIA OTTIENE 40MILA EURO DAL FONDO DESTINATO AGLI INQUILINI MOROSI INCOLPEVOLI

Anche il Comune di Chioggia si vede riconosciuta una quota del fondo ministeriale destinato agli inquilini morosi incolpevoli negli alloggi pubblici. La giunta regionale del Veneto ha deliberato infatti il riparto fra i Comuni richiedenti del saldo relativo al 2016 e la disponibilità per il 2017, quanto al denaro trasferito dal ministero per le infrastrutture alla Regione stessa: l'amministrazione di Chioggia, al pari delle altre, è stata invitata a comunicare il fabbisogno necessario dei contributi ai cittadini, anche se la giunta regionale "prende atto" (si legge nel documento) dell'esiguità dell'ammontare trasferito da Roma, pari a circa 515mila euro a fronte di 1065mila euro di saldo 2016. I Comuni, in totale autonomia, provvederanno alla concessione dei contributi in base ad una valutazione complessiva che tenga conto anche della data stabilita per l’esecuzione dello sfratto, dell’adesione dell’inquilino ai progetti individuali offerti dai servizi sociali e della capacità economica complessiva del nucleo familiare. In tutto, Chioggia ha raccolto quattro domande idonee fra il 2016 e il 2017 per una morosità pari a 15mila euro, avanzando un fabbisogno di 32mila euro; l'importo destinato alla città è di 40mila euro per le due annualità.

lunedì 13 novembre 2017

DEPOSITO GPL, ECCO I VERBALI DELLA DISCORDIA: NE HA FATTO RIFERIMENTO GIUSEPPE CASSON

Qualche giorno fa Chioggia Azzurra aveva ospitato un dialogo con l'ex sindaco Giuseppe Casson, relativo al deposito gpl in Val da Rio. In tale occasione, l'avvocato aveva fatto riferimento ai verbali del consiglio di amministrazione dell'Azienda Speciale per il Porto, nel quale sedeva ancorché assente alla riunione specifica del 12 aprile 2014: secondo la tesi di Casson, che ora siede in consiglio comunale fra i banchi dell'opposizione, il cda di A.S.Po. non ha mai autorizzato Socogas a costruire un impianto di 10mila metri cubi per il deposito del gas, ma solo ad ampliare il rifornimento delle navi gasiere (cosiddetto "bunkeraggio"). Il terreno era già stato concesso in diritto di superficie a Socogas nel 2012.
Anche gli atti notarili del 2012 e del 2014 che hanno dato esecuzione alle volontà del cda di A.S.Po., afferma Casson, legittimano la sola realizzazione di un impianto di rifornimento delle navi presenti nel Porto di Chioggia. Tuttavia, l'ex sindaco sostiene che chi ha rappresentato A.S.Po. (ovvero il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Fedalto) nella procedura romana abbia espresso una volontà del tutto diversa rispetto a quella formatasi all'interno del consiglio, volontà peraltro desumibile in modo inequivocabile dagli atti notarili che ne hanno dato esecuzione.
Chioggia Azzurra mette a disposizione questi verbali: è possibile leggerli e scaricarli da questo link.



La documentazione è anche in questo clip:

STALLO FRA COMUNE E DIPENDENTI. NEL 2018 DODICI NUOVE ASSUNZIONI

Animata assemblea dei dipendenti comunali oggi dalle 12.30 in sala consiliare, alla presenza del sindaco Ferro, del presidente del consiglio Endri Bullo e del consigliere di opposizione Jonatan Montanariello. All'ordine del giorno sempre la vicenda del fondo incentivi: i lavoratori temono una decurtazione triennale delle proprie spettanze, dal momento che l'amministrazione ha scelto di privilegiare la riduzione della spesa alla continuazione dei “progetti”. La situazione è di stallo e niente lascia intendere che il sindaco recederà dalle sue posizioni: «Alcuni progetti fatti con le precedenti amministrazioni non rispettano le caratteristiche che devono avere, ad esempio offrire un miglior servizio alla cittadinanza, o qualcosa che prima non veniva dato. Non è vero che la quota del fondo verrà diminuita, anzi sarà integrata dai 78mila euro attuali a 81mila. I lavoratori -continua Ferro- non ci rimettono niente, è inconcepibile il loro stato di agitazione, la preoccupazione è infondata, perché dalla porta o dalla finestra, in un “cassetto” o nell'altro quei soldi arrivano, garantiti per tre anni assieme alla razionalizzazione delle spese».

Se il primo cittadino tiene il punto, anche i sindacati dei dipendenti continuano le rivendicazioni, sospettando che dietro la decisione non vi sia una volontà politica bensì dirigenziale: «La massima disponibilità del sindaco -dice Nerio Veronese, delegato UIL- si scontra col fatto che anche se i soldi vengono messi nel “cassetto” giusto, la stessa giunta temerebbe che non vi siano progetti sufficienti a garantire la copertura della cifra messa a disposizione, penalizzando così i lavoratori e la cittadinanza». Se gli impiegati e i funzionari accettano l'indirizzo dell'amministrazione, continua Veronese, «lo devono fare anche i dirigenti. La cosa si risolve se tutti remano nella stessa direzione». I sindacati chiedono che nella delegazione trattante con le RSU vi sia il sindaco o almeno l'assessore al personale, e che la riunione sia a porte aperte per tutti i dipendenti: «Secondo l'articolo 15 comma 5, la progettualità è la base per garantire la tranquillità dei dipendenti nel ciclo triennale. Da due anni non viene conferito denaro in essa, anche se i soldi ci sono. Siccome i progetti vanno nella direzione dei cittadini, saranno penalizzati anche loro. Così per il piano di razionalizzazione: se il Comune riesce a risparmiare, una parte di questa somma vada ai dipendenti per costruire ulteriori progetti. Se questo non succede, la responsabilità non è solo del sindaco ma anche di chi impone una linea contro i dipendenti», chiude Veronese.

Durante l'assemblea non sono mancati i momenti d'ilarità («Volete il sangue? Sono già donatore Avis», ha detto un impiegato fra le risate) e anche la trattazione delle carenze in pianta organica: circa cento ruoli mancano all'appello. «Nonostante questo cerchiamo di non far mancare niente all'utenza -dice un dipendente- e sarebbe giusto ci venisse riconosciuto di più, gratificandoci coi progetti». Ferro riconosce che il grosso della carenza sta in capo alla polizia locale: «Si vede che alcuni servizi meglio sarebbero coperti con dieci o venti vigili in più», riconosce il sindaco, mentre nel sito del Comune è apparso a tal proposito un bando per la ricerca di mobilità da altri enti verso la polizia locale di Chioggia. Ferro intanto annuncia che nel 2018 terminerà il blocco del turnover, quindi ogni pensionamento sarà rimpiazzato da nuovi assunti: saranno dodici le figure professionali che andranno in pensione il prossimo anno, quindi scatteranno altrettanti ingressi in pianta organica. «Se potessi assumere, lo farei domani stesso», risponde il sindaco a un impiegato del settore urbanistica il cui ufficio è stato ridotto da dieci a due lavoratori.

domenica 12 novembre 2017

GIUSEPPE CASSON: "SULLA CROCIERISTICA IO HO DETTO DEI SÌ, IL SINDACO FERRO SOLO DEI NO"

Non tarda ad arrivare la risposta dell'ex sindaco Giuseppe Casson alla polemica innescata dall'attuale primo cittadino, Alessandro Ferro, in merito all'arrivo di navi da crociera nel porto di Chioggia. «Devo ancora desolatamente constatare che Ferro e il M5S, del tutto privi di argomenti, si spendono nuovamente in attacchi sconsiderati senza capo né coda, preferendo la polemica sterile e spicciola piuttosto che affrontare il merito delle questioni poste», dice Casson. La cui nota continua: "Ritengo doveroso, come mio costume, restare ai contenuti, e chiedere a Ferro cosa abbia fatto sinora perché le crociere possano riguardare anche Chioggia: ad oggi, ricordo l'uscita del nostro Comune dalla società CTC (Chioggia Terminal Crociere) senza che tale scelta venisse accompagnata dall'indicazione di una strategia o di una progettualità capace di garantire comunque lo sviluppo della crocieristica a Chioggia. È freschissima, inoltre, la memoria di quanto successo in occasione del recente Comitatone, nel quale è risuonato forte il suo no - unico tra i presenti - alle grandi navi a Venezia: non ha compreso, Ferro, che quel no avrebbe comportato, se condiviso, la fine dell'intera crocieristica lagunare e quindi anche chioggiotta, perché le compagnie di navigazione avrebbero abbandonato definitivamente Venezia per scegliere, quale home port, uno scalo situato all'estero".
Prosegue Casson: "Solo chi, come Ferro e la sua giunta, non ha la minima conoscenza di cosa possa significare la realtà delle crociere in laguna e quali siano le strategie delle grandi compagnie di navigazione, può avallare e sostenere la tesi suggeritagli (o impostagli?) dalla Casaleggio Associati. Quanto al sottoscritto, ho creduto fortissimamente, a differenza di Ferro, nelle prospettive di sviluppo della crocieristica clodiense, verso la quale ho detto moltissimi e convintissimi sì: ho ottenuto che il Comitatone dell'8 agosto 2014 - la invito a leggere, sindaco, i relativi verbali - riconoscesse per la prima volta tutta la laguna quale sistema crocieristico, facendo sì che i riflettori nazionali si accendessero sulla nostra realtà portuale quale scalo complementare a quello veneziano, destinato a favorirne il decongestionamento. Ho creduto importante, quindi, contribuire in prima persona alla costituzione della società CTC (Chioggia Terminal Crociere), strumento operativo del Comune destinato a rendere concreto il risultato politico cui ho fatto riferimento, ottenuto nel corso del Comitatone dell'agosto 2014: la stessa società, si badi bene, dalla quale lei si è frettolosamente defilato".
Ricorda ancora l'ex primo cittadino: "Ho personalmente collaborato, inoltre, alla redazione del nuovo Piano Regolatore del Porto di Chioggia, elaborato dall'eccellente professor Orazio Carpenzano dell'Università La Sapienza di Roma e presentato alla Città in una pubblica occasione di incontro nel dicembre 2014. Quel piano, nel confermare la natura commerciale del porto di Chioggia e nel delinearne le linee di sviluppo futuro - e non vi era traccia alcuna del GPL... - prevedeva, tra le altre cose, il mutamento di destinazione urbanistica del porto sito ai Saloni quale scalo funzionale alla sola crocieristica. Lo tiri fuori, Ferro, quel piano, e lo rimetta in moto: ha già tutti i crismi per ottenere il prescritto parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, come peraltro confermatomi in passato dagli stessi vertici di quell'organismo. E ancora, lo storico risultato ottenuto dal sottoscritto nel gennaio 2016 al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici: dopo decenni di attesa è stato autorizzato lo scavo dei fondali del Porto di Chioggia fino a 11 metri di profondità, con l'obiettivo di garantire piena operatività al nostro scalo, anche in funzione della nascente prospettiva legata alla crocieristica".
Da ultimo, Casson rivendica "la leadership nazionale riconosciutami quanto alla sperimentazione del Contratto di Costa, della quale oggi il Comune di Chioggia si può fregiare: la designazione del Ministero dell'Ambiente è avvenuta in seguito alla presentazione di un mio progetto - inteso a coniugare i temi del turismo, dell'ambiente e dello sviluppo economico, tutti legati anche alla crocieristica - in occasione del convegno nazionale sui Contratti di Fiume tenutosi nel dicembre 2014. Questi, quindi, i miei tanti sì alle navi da crociera nel nostro porto, cui fanno da triste contraltare gli inequivocabili no del nostro sindaco, di cui sono ricche - si fa per dire - le recenti cronache di stampa".
Quanto alle accuse, definite "trite e ritrite", rivolte da Ferro a Casson sulla vicenda gpl, l'esponente centrista ribadisce "ancora una volta che tutte le mie scelte politiche e le mie firme, nessuna esclusa, sono in radicale antitesi rispetto a quell'impianto, la cui realizzazione vanificherebbe in modo inesorabile il lavoro svolto per lo sviluppo della portualità chioggiotta nei miei cinque anni di mandato. Proprio per la ragione anzidetta, ho dedicato circa sei mesi della mia attività professionale al fine di recuperare tutta la corposissima documentazione e sbrogliare l'intricatissima e complessissima matassa relativa alla vicenda gpl: ne sono scaturiti quattro lavori, il primo diretto alla città metropolitana di Venezia; il secondo al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici; il terzo, un esposto, indirizzato alla Procura della Corte dei Conti; il quarto ed ultimo - non certo per importanza - un ulteriore esposto presentato alla Procura della Repubblica di Venezia. Le ultime notizie di cronaca sembrano confermare quanto dico da sempre circa le palesi illegittimità della procedura romana, che hanno impedito alla nostra città di giocare quel secondo tempo della partita di cui parlo da due anni a questa parte".

Casson scrive: "Non disconosco certo, al riguardo, il lavoro svolto dal Comune, anche se è vivo il ricordo della boutade elettorale di Di Maio dal palco di Piazza Granaio, che garantiva che il M5S nazionale avrebbe rapidamente risolto il problema: non ho ancora capito, al riguardo, quali azioni concrete la Roma grillina abbia messo in atto. Riconosco e apprezzo il puntuale, prezioso ed efficace contributo reso alla città dal comitato No Gpl nel corso di quest'ultimo anno. Sia al Comune che al comitato ho offerto in passato ed offro tuttora, se lo riterranno, la mia personale collaborazione. Credo comunque positivo che il contrasto al deposito avvenga su più fronti e da angoli visuali differenti: ciò che conta è che gli sforzi di tutti convergano nella medesima direzione. Certo è che se si insiste, come continuano a fare Ferro, la maggioranza che lo sostiene ed altri, su una visione retrospettiva della vicenda al solo scopo di attaccare un avversario politico scomodo, si farà solo il gioco di chi vuole quell'impianto e la sua rapida realizzazione".

sabato 11 novembre 2017

ANCHE UN ORDINE DEL GIORNO DI MONTANARIELLO CHIEDE AL COMUNE LE INTENZIONI SULLA ZONA REDUCI

Sempre più pressante la richiesta al Comune di una decisione relativa alla zona ex Reduci di Sottomarina, passata dal demanio marittimo al patrimonio comunale. Dopo l'ordine del giorno del leghista Marco Dolfin e la presa di posizione del presidente di ASCOT Giorgio Bellemo, anche il consigliere democratico Jonatan Montanariello ha pronto un ordine del giorno da vagliare alla prossima seduta dell'assemblea cittadina: "Entro tre anni la zona andrà valorizzata o ceduta", esordisce il consigliere nel testo. "La sua gestione permetterebbe di risolvere la questione dei parcheggi Z4 e l'assenza di aree adibite a verde pubblico. Ma quali sono le intenzioni dell'amministrazione? L'area è pubblica e pertanto -conclude Montanariello- qualsiasi riqualificazione deve privilegiare le esigenze collettive a quelle dei singoli privati".

IL SINDACO FERRO: "CHIOGGIA DICE SÌ ALLE CROCIERE MA CON NAVI PIÙ PICCOLE E RISPETTOSE DELLA LAGUNA"

Esiti positivi dopo la seduta del Comitatone per la Legge Speciale per Venezia del 7 novembre scorso. È il giudizio del MoVimento 5 Stelle di Chioggia, che in una nota scrive: "Si sono discussi il rifinanziamento della Legge, l’accesso delle grandi navi da crociera nella laguna ed infine è stato consegnato un documento di contrarietà del Comune di Chioggia al deposito di gpl nel quale si evidenziano proprio le violazioni della Legge Speciale". Il sindaco Ferro, che ha partecipato alla riunione, dice: «A Chioggia arriveranno 3 milioni di euro per il 2018, ovvero i residui mai versati degli anni 2016-2017, mentre negli anni successivi sono previsti 1.5 milioni all’anno fino al 2022. Somme importanti che permetteranno di terminare o aprire importanti opere per la città, la quale ne ha urgente bisogno. In tal senso si è evidenziato che i Comuni finanziariamente virtuosi -come Chioggia- abbiano diritto a deroghe ai vincoli di bilancio, almeno per quanto riguarda i vecchi fondi di Legge Speciale accumulati molti anni fa, bloccati nelle casse del Comune». Continua il primo cittadino: «Ho sottolineato inoltre la necessità di rispettare la quota parte per Chioggia delle misure compensative per le opere del Mose, e avuto modo di esprimere la mia posizione favorevole alla crocieristica, ma che sia sostenibile e compatibile con la morfologia della laguna». Per tale motivo, in tale sede, il sindaco ha espresso il proprio voto contrario al provvedimento che prevede ancora l’ingresso delle navi di grande dimensione, oltre le 140mila tonnellate, e che comporterà nuovi scavi e ulteriori sconvolgimenti dell’equilibro lagunare: «Ho sottolineato invece la massima disponibilità e apertura anche di Chioggia ad accogliere le navi di media e piccola dimensione, che sono più consone alle caratteristiche morfologiche lagunari. Devono essere gli armatori ad adattarsi alla laguna e non viceversa».
In materia, Ferro critica l'ex sindaco Giuseppe Casson: «Dimostra di non conoscere la differenza tra nave da crociera di grande dimensione, sopra le 140mila tonnellate, e quelle di piccola dimensione inferiori a 40mila tonnellate. Forse è meglio che continui ad esercitare la professione di avvocato, piuttosto che entrare nei dettagli della crocieristica che evidentemente non conosce, e viste le pesanti responsabilità politiche che ha avuto nella vicenda del deposito di gpl durante la sua amministrazione». A tal proposito, è stato esposto e consegnato durante la seduta del comitatone un documento che riconferma la contrarietà dell’amministrazione comunale al deposito di gpl, evidenziandone le contraddizioni e le violazioni della Legge speciale per Venezia e Chioggia: il vicesindaco Marco Veronese riporta che «era indispensabile in tale importante occasione sottolineare come questa normativa sia stata violata a Chioggia nel caso dell’autorizzazione ministeriale che ha concesso la costruzione del deposito di gpl da 10mila mc all’interno della gronda lagunare. Nel documento vengono infatti evidenziati il divieto previsto dalla legge 798/1984 all'articolo 3 di introdurre traffici di idrocarburi nella laguna, la violazione del Piano regolatore portuale che prevede una destinazione commerciale e non industriale allo scalo clodiense, la mancata autorizzazione paesaggistica per cui si è già mossa la specifica Sovrintendenza, la distanza ridotta di soli 300 metri del deposito dal centro abitato, infine la mancata procedura di Valutazione Impatto Ambientale obbligatoria per impianti di grandi dimensioni in prossimità di centri urbani».

BELLEMO (ASCOT): VENDERE LA ZONA DEI REDUCI FAREBBE BENE ANCHE AL COMUNE

Vendere i terreni in zona Reduci farebbe bene non solo agli ex concessionari, che verrebbero tolti dall'incertezza, ma anche al Comune, che incasserebbe ben più dei 3 milioni portati da Roma dopo la seduta del Comitatone. Lo sostiene Giorgio Bellemo, presidente di ASCOT, a corollario della futura dismissione di un immobile di 63 mq in via Isonzo a Sottomarina, ex demanio marittimo e ora nel patrimonio comunale, valutato 106mila euro ovvero 1600 euro al metro quadro: «Considerato che il Comune cede ad ACTV il deposito di Borgo San Giovanni, diecimila mq per un valore di 130 euro al metro quadro, viene logico pensare ai pesi e alle misure differenti praticate nella perizia fra aree scoperte e zone edificate». Oltretutto il chiosco di via Isonzo è da demolire. L'ipotesi formulata dal presidente di ASCOT prende le mosse dalla delibera dello scorso settembre, con la quale il Comune ha acquisito nel proprio patrimonio l'area dei Reduci dopo la sdemanializzazione: diversi concessionari non saranno più tali, anche se ad oggi non è chiaro il loro status giuridico. Potrebbero diventare locatari, ma ancora senza un contratto: «C'è un patrimonio valorizzabile immediatamente», dice Bellemo.
«La stessa ASCOT comprerebbe subito la striscia di terreno dove insistono i suoi uffici. Se l'amministrazione vende quelle aree aiuterebbe molti e guadagnerebbe soldi da reinvestire, ma il Comune non sta aiutando se stesso». In un mercato immobiliare che viene definito «vivace, ma legato più alla residenza che al turismo», Giorgio Bellemo ventila la possibilità che la mano pubblica incameri molti più introiti cedendo la zona Reduci: «Perché non lo fa? L'amministrazione sa quanto può entrare nelle sue casse dalle edicole, dai tendoni, dagli immobili, visto le cifre interessanti cui vende un chiosco come quello da abbattere in via Isonzo? Sarebbero di sicuro più dei 3 milioni della Legge Speciale. E toglierebbe incertezza a chi lavora, ad esempio riguardo l'accensione di mutui, senza un titolo legittimato». L'attenzione quindi si sposta sulle tante schede del demanio marittimo divenute patrimonio comunale.

giovedì 9 novembre 2017

CUNEO SALINO, BENIAMINO BOSCOLO: "QUANDO INIZIANO I LAVORI DEL PONTE SUL BRENTA? L'ASSESSORA TRAPELLA FACCIA CHIAREZZA"

Non usa mezzi termini Beniamino Boscolo, consigliere comunale di Forza Italia, dopo la seduta di commissione in materia di cuneo salino e ponte sul Brenta. «Vergognosa», la definisce l'esponente del centrodestra: «L'altro giorno in municipio l’unica cosa che era stata chiesta, dai consiglieri di opposizione e dagli interventi tra il pubblico, era di far chiarezza e lasciarci alla fine della commissione con delle certezze. Entrambe le richieste sono state inevase, partendo dal fatto che non è stato chiaro se siano state invitate tutte le associazioni del turismo e dell'agricoltura, visto che era presente solo la Coldiretti, unico soggetto citato tra gli invitati nell'invito a partecipare. Inoltre ci saremmo aspettati che il principale interlocutore fosse stato l’assessora all’agricoltura, tra i banchi dei relatori, ed invece così non è stato, perché l'assessora era presente, ma tra il pubblico, e anche lei non presente nell'invito alla commissione». Boscolo ha chiesto quando sarebbero iniziati i lavori, «ma nessuno ha risposto alla domanda. La città, l'agricoltura e il turismo di Ca' Lino e Isolaverde aspettano risposte da troppo tempo risposte. Spiace che momenti così importanti vengano vanificati da troppa superficialità», argomenta Beniamino Boscolo, che chiede pubblicamente all’assessora Trapella, intervenuta dal pubblico con cognizione di causa, di fare chiarezza in nome della trasparenza. «Come Forza Italia ci mettiamo a sua disposizione, e di tutta l'amministrazione, per un grande intervento di sollecito utile a dare massima trasparenza e certezza alla realizzazione del progetto».

mercoledì 8 novembre 2017

IL COMITATONE RIFINANZIA LA LEGGE SPECIALE. IL PD: "ORA È POSSIBILE ALLENTARE IL PATTO COMUNALE DI STABILITÀ"

Dopo la sessione romana di ieri per il Comitatone, che ha rifinanziato la Legge Speciale per Venezia e Chioggia, intervengono gli esponenti del PD locale. «Entro gennaio 2018 a Chioggia arriveranno 3 milioni di euro», dice il vicesegretario regionale Lucio Tiozzo. «Di questi, 1.5 milioni fino al 2022 per allentare il patto di stabilità sui fondi residui del Comune. È un impegno concreto, del quale ringraziamo il ministro Delrio, come i milioni di euro messi per la sicurezza della Romea». Aggiunge il segretario comunale Terry Manfrin: «Invitiamo l'amministrazione grillina ad impegnare subito questi fondi per il rilancio dei centri storici di Chioggia e Sottomarina, dall'arredo urbano ad una seria pianificazione, per combattere lo spopolamento che tanto penalizza le attività commerciali ed artigianali. Questi 3 milioni di euro saranno spesi bene se i Cinque Stelle sapranno abbandonare la loro arroganza mettendosi in linea con le esigenze vere della città».