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sabato 28 gennaio 2017

BENIAMINO BOSCOLO ACCEDE AGLI ATTI: "IL SINDACO È IN CONFLITTO D'INTERESSE"


Lo aveva promesso e lo ha fatto. Beniamino Boscolo, consigliere di Forza Italia, ha chiesto l'accesso agli atti del Comune in vista del consiglio di lunedì mattina, durante il quale si discuterà del caso Ultima Spiaggia che coinvolge il sindaco Alessandro Ferro, e ha scoperto cose a suo dire interessanti. "In Consiglio Comunale del 17 gennaio u.s. (e non in campagna elettorale e non una volta eletto), il Sindaco della Città di Chioggia, il pentastellato Alessandro Ferro, trovandosi all’ultima spiaggia ha dovuto (una volta scoppiato lo scandalo) relazionare e comunicare la sua posizione nella società della quale è socio e con la quale gestisce lo stabilimento balneare, chiamato appunto, Ultima Spiaggia", dice Boscolo. Conflitto d’interessi, secondo Forza Italia, peggio secondo altre forze politiche e avvocati, "ma per il Movimento 5 Stelle di Chioggia nulla di tutto ciò, anzi tutto normale, e molto silenzio. Dallo slogan onestà allo slogan omertà! E proprio durante lo scorso Consiglio Comunale, affermando di non possedere nessun potere amministrativo in azienda, il Sindaco Ferro, da buon grillino, ha ribadito la sua posizione di socio accomandante e l’insussistenza di cause pendenti, sia durante le scorse elezioni sia successivamente la sua elezione. Anzi dichiarava apertamente che, piuttosto, Ultima Spiaggia e Comune erano dalla stessa parte (fonte: videoregistrazione del Consiglio Comunale). Tutto a posto, allora, ci crediamo? Neanche per idea!", prosegue l'esponente di FI.
Dopo l’accesso agli atti, che Beniamino Boscolo ha chiesto il 18 gennaio 2017 (ma solo il 26 gennaio quasi completamente acquisiti), "possiamo smontare nei fatti e negli atti tutte le contraddittorie dichiarazioni del sindaco di Chioggia. Battiamo il ferro finché è caldo. La sentenza del TAR del 16 ottobre 2014 spiega che il ricorso di Ultima Spiaggia s.a.s era contro il Comune di Chioggia, e non insieme al Comune come spiegato dal Sindaco in Consiglio Comunale (fonte: videoregistrazione del Consiglio Comunale). Perché il Sindaco ha mentito? Forse per non ammettere il conflitto d’interesse? Esiste, per rincarare la dose, anche un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica datato 25 luglio 201a4 nel quale la società Ultima Spiaggia s.a.s ricorre contro il comune di Chioggia per l’annullamento degli artt. 17 (sub concessione) e 18 (sub ingresso) del Regolamento sull’uso del demanio marittimo approvato con DCC 77 del 16/05/2012. Quindi c’è questa anche questa causa pendente? Ma il sindaco aveva dichiarato il contrario!"

Boscolo non si ferma: "Infine, la Sentenza del Consiglio di Stato, pubblicata il 13 dicembre 2016, ordina di eseguire all’Amministrazione Comunale quanto richiesto dal ricorso al TAR, rivolgendosi nei confronti del Comune di Chioggia, in persona del Sindaco pro tempore, e cioè il Sindaco Alessandro Ferro di annullare il sub ingresso alla concessione della società Ultima Spiaggia del quale Alessandro Ferro è socio. E, come se non bastasse, prendiamo atto che l’Amministrazione è stata sollecitata da ben tre email (nelle date 15/12 e 23/12 del 2016 e 08/01/17) dall’avvocato della società ricorrente contro Ultima Spiaggia per dar corso alla sentenza e come tutta risposta l’avvocato riceve una email privata dal sindaco-accomandante che li invita ad un appuntamento diretto. Se non è Conflitto d’interesse questo? Quindi, ci domandiamo come un sindaco che potrebbe modificare con la propria ampia maggioranza un regolamento comunale a suo favore (ad esempio modificando quello che viene chiesto con i ricorsi e cioè la modifica degli artt. 17 e 18) possa rimanere in carica e trattare con superficialità questo conflitto d'interesse. E non solo, non vorremmo che il Comune invece di ritirare la concessione per metterla a bando, la riconsegnasse alla Parrocchia di Ca’ Lino che poi potrebbe: farla gestire all’Ultima Spiaggia, oppure cambiare la concessione d’uso (da colonia marina a stabilimento balneare) e poi far subentrare Ultima Spiaggia. Ora che è stato scoperto, forse non succederà. Per concludere sul ruolo di socio accomandante tanto evidenziato dal Sindaco, bisogna sapere che questi tipi di soci non possono compiere atti amministrativi, ne trattare o concludere affari della società, e si devono limitare a rispondere limitatamente alla quota conferita, altrimenti siamo in una situazione di contravvenzione al divieto d’immistione. Ad una vera e propria ingerenza. E allora, ci facciamo tre domande: quale email viene indicata nella comunicazione al Comune per le pratiche commerciali della spiaggia? Chi ha firmato i progetti? Chi è il concessionario della spiaggia alla quale Ultima Spiaggia è subentrata a luglio u.s. ? Chi è il commercialista di Ultima Spiaggia? Dovrlete sapere che il Sindaco, quello che in consiglio comunale sminuiva le accuse tacciandole come strumentali invenzioni o simile, è l’architetto dei progetti, è il marito della titolare della concessione confinante la quale ha chiesto un allungamento di 19 anni di concessione, alla quale Ultima Spiaggia è subentrata proprio lo scorso luglio ed è lo stesso che indica la propria mail privata (forse la stessa email con la quale ha scritto all’avvocato della controparte) nei documenti dei permessi al Comune. E ciliegina sulla torta (si fa per dire) il commercialista della società Ultima Spiaggia è quel professionista nominato, dal suo stesso cliente-sindaco, come revisore dei conti in SST. Se non è conflitto d’interesse questo! Non vorremmo che l’accomandatario si un prestanome, ma lo deve dichiarare il Sindaco, noi non ci permettiamo!

Attenzione! Non è finita, sicuramente per un errore in buona fede non mi è stato consegnato un atto dall’ufficio demanio: l’atto pluriennale del 13 maggio 2016 che allunga di 19 anni la concessione alla quale a luglio è subentrata Ultima Spiaggia, ma lunedi prima del consiglio comunale (fissato alle ore 9) ho già appuntamento per il ritiro". Boscolo annuncia battaglia, vedremo cchi lo seguirà.

giovedì 26 gennaio 2017

IL SINDACO FERRO: LE ACCUSE CONTRO DI ME SONO UNA BUFERA IN UN BICCHIER D'ACQUA


Una nota pubblicata nel sito del MoVimento 5 Stelle di Chioggia riporta le dichiarazioni del sindaco Alessandro Ferro in merito alle controversie personali riguardo le concessioni e subconcessioni demaniali, di cui si parlerà al prossimo consiglio comunale: «Mi sembra palese che si tratta di una “bufera” in un bicchier d’acqua», dice Ferro. «Si tratta di un attacco infondato e piazzato come principale titolo della prima pagina (della Nuova Venezia, ndr). Evidentemente è un segnale che non ci sono argomenti politici concreti sui quali attaccare, ecco perché si tenta di far leva su questioni personali». Continua Ferro: «L’infondatezza delle accuse e ogni dubbio di conflitto di interesse verranno in ogni caso chiarite definitivamente e con la massima trasparenza nel prossimo consiglio comunale che verrà convocato per la prossima settimana». Si attende solo la convocazione del prossimo consiglio, probabilmente lunedì 30 gennaio, per discutere dell'Ultima Spiaggia.

FUSIONE TRA VERITAS, ASI E ALISEA: DUBBI BIPARTISAN SULLE PERIZIE


Il Comune di Chioggia vuole vederci chiaro nella fusione tra la partecipata Veritas e le società ASI e Alisea. Oggetto del contendere, il conferimento da parte del Comune di Venezia di alcuni terreni a Fusina -valutati 30 milioni- attraverso il quale il capoluogo aumenterebbe la propria quota sociale dal 50% a oltre il 51% (assieme all'aumento di capitale), a scapito degli altri contraenti. Si registra in proposito una sostanziale unanimità di vedute fra la maggioranza e l'opposizione consiliare: «Il MoVimento 5 Stelle -dichiara il suo capogruppo Paolo Bonfà- ha forti dubbi sulle perizie fatte in quei terreni. Ci chiediamo se valgano effettivamente 30 milioni. Bene che la nostra delegazione in Veritas abbia avanzato questo problema e che sia stata proposta una nuova perizia». Beniamino Boscolo di Forza Italia avanza una ulteriore questione: «Questi terreni sono una polpetta avvelenata? Nel senso, andranno bonificati? E se sì, i cittadini dovranno pagare queste bonifiche? Chiediamo appunto una controperizia di stima, perché gli obiettivi di Veritas non sempre coincidono con quelli del Comune di Chioggia». Ora la delibera verrà modificata, dal momento che va a modificare lo statuto e i patti sociali: anche per questo oggi non si è giunti a un voto.

mercoledì 25 gennaio 2017

OSPEDALE DELL'ANGELO: IL PACEMAKER SENZA FILI SI IMPIANTA DIRETTAMENTE DENTRO AL CUORE

Ospedale dell’Angelo: il pacemaker senza fili ora si impianta direttamente dentro al cuore
(25.01.07) Il “pacemaker”, l’apparecchio che serve a stimolare un cuore che batte troppo lentamente, è diventato minuscolo: nella sua versione più recente è poco più grande di una capsula di antibiotico, e le migliori équipe di elettrofisiologia lo impiantano direttamente dentro il cuore. L’Ospedale dell’Angelo è già al passo con l’innovazione: “Con l’intervento realizzato la scorsa settimana su un paziente veneziano – spiega il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben – all’Ospedale di Mestre è cominciata l’era del pacemaker ‘leadless’, cioè ‘senza fili’. La nostra struttura entra così nella ristretta schiera degli ospedali che già utilizzano questa strumentazione rivoluzionaria per concezione e struttura”. I pacemaker tradizionali, spiega il dottor Sakis Themistoclakis, specialista elettrofisiologo che ha operato l’intervento, si presentano come un apparato compatto – una cassa in titanio ermeticamente sigillata di 6/7 centimetri – che contiene l’elettrostimolatore in grado di stimolare il cuore e la batteria che lo fa funzionare. Il pacemaker viene impiantato sotto la clavicola in una apposita “tasca” sotto la pelle. Sottili cavi elettrici, chiamati “elettrocateteri”, arrivano fino al cuore percorrendo le vene che vi conducono, vi penetrano attraverso la vena cava superiore. I terminali di questi cavi, portati in questo modo dentro al cuore, si fissano alla parete della camera che si intende stimolare, e il pacemaker così fornisce al cuore i suoi impulsi. “Il nuovo pacemaker ‘leadless’ – continua il dottor Themistoclakis – è dieci volte più piccolo dei pacemaker tradizionali, e si impianta direttamente dentro il cuore. Questo apparecchio minuscolo che è insieme elettrostimolatore e batteria, non necessita di tasche sottocutanee in cui essere collocato; spariscono anche gli ‘elettrocateteri’, non più necessari. Il ‘leadless’ viene posizionato direttamente dentro il ventricolo destro, e qui viene agganciato alla parete grazie a minuscole ancorette. Per portare questo pacemaker dentro al cuore si usa una sonda dedicata, una sottile guida che, introdotta a livello dell’inguine, fa risalire il ‘leadless’ attraverso una vena femorale, fino a penetrare dentro il cuore dove poi si posiziona.
Quali i vantaggi del nuovo pacemaker ‘senza fili’? “Rispetto al pacemaker tradizionale, il nuovo modello ‘leadless’ – dice ancora il dottor Themistoclakis – non richiede né il posizionamento sottocute, né la presenza degli elettrocateteri che portino l’impulso al cuore: si riduce così la possibilità di infezioni e non c’è più il rischio che i cavi si deteriorino nel tempo. Anche se minuscolo, il nuovo modello ‘senza fili’ ha un’autonomia media di dieci anni: il paziente che ne riceva uno oggi può guardare con tranquillità al futuro, sapendo tra l’altro che la ricerca, in grande progresso, permetterà di avere altri modelli sempre più avanzati e meno invasivi.
Per le sue caratteristiche, il pacemaker ‘leadless’ viene impiantato – all’Ospedale dell’Angelo e negli altri che già sono in grado di utilizzarlo – su pazienti selezionati. E’ indicato per soggetti che non possono “ricevere” un pacemaker tradizionale per anomalie venose, come nel caso del paziente a cui è stato appena impiantato all’Angelo; inoltre è indicato per persone che hanno avuto pregresse infezioni del sistema di stimolazione tradizionale, o ancora che per conformazioni anatomiche toraciche e/o per attività personali, risultino particolarmente esposti al rischio di rottura degli elettrocateteri tradizionali. Un solo limite, rispetto al modello tradizionale: il pacemaker “leadless” fornisce la sua stimolazione in un solo punto del cuore, e non può agire in due o più punti, come invece può fare quello tradizionale, i cui terminali possono essere multipli.

NUOVO DIRIGENTE COMUNALE DEL SETTORE URBANISTICO: 14 AMMESSI AL COLLOQUIO TECNICO DEL 6 FEBBRAIO


È stato pubblicato nel sito del Comune l'elenco di coloro che si giocheranno il ruolo da dirigente del settore urbanistico. Il colloquio tecnico è fissato il 6 febbraio dalle ore 10 in sala consiliare. I nominativi sono 14, in rigoroso ordine alfabetico: spiccano tra essi l'ingegner Lucio Napetti (ora funzionario delegato), l'architetto Paola Tiozzo Netti -già in forza al Comune di Venezia- e l'architetto Alberto Elia, libero professionista e attivo nel Panathlon locale, oltre a una decina di tecnici provenienti da fuori città. Il prescelto godrà di un contratto a tempo determinato, ai sensi dell'art.11o comma 1 del D.Lgs. 267/2000.

venerdì 20 gennaio 2017

IO, L'AMMINISTRAZIONE, IL MOVIMENTO 5 STELLE: PARLA MARIA CHIARA BOCCATO


Martedì scorso, al consiglio comunale più frizzante degli ultimi tempi, tutti la cercavano. Telecamere, macchine fotografiche, sguardo dei colleghi e del pubblico. “Si allontana”, “si riavvicina”. L'hanno chiamata la pasionaria, la dissidente, ma è una ragazza di non ancora trent'anni per niente abituata alla luce dei riflettori: Maria Chiara Boccato, attivista “della prima ora” del MoVimento 5 Stelle a Chioggia -in cui milita dal 2010- ha fatto tremare per qualche ora l'amministrazione di Alessandro Ferro, aleggiando un ordine del giorno che si riprometteva di dimezzare il gettone di presenza dei consiglieri (dal massimo al minimo secondo legge) e di parificare ad essi, quanto a trattamento economico, la figura del presidente del consiglio comunale. Un provvedimento molto “grillino” nello spirito, che però pare non fosse accolto con unanime favore dal resto della delegazione stellata. Non c'è solo questo: Chiara finora aveva votato in modo difforme dal gruppo quando la consigliera Romina Tiozzo Compini aveva chiesto una stretta sui migranti, aveva sostenuto quattro emendamenti del forzista Beniamino Boscolo al baratto amministrativo, non aveva nascosto i suoi mal di pancia al discusso esonero dell'assessore all'urbanistica Marco Bielo, tanto da far chiedere all'opinione pubblica se nel consesso del M5S fosse possibile pensare con la propria testa senza rinnegarne l'appartenenza. Maria Chiara Boccato si racconta oggi a Chioggia Azzurra, e aiuta a fare luce sugli ultimi mesi di vita amministrativa.

Come mai, nonostante fosse stato inserito nell'ordine dei lavori, martedì sera non hai poi svolto l'odg che avevi presentato?
Il punto del mio odg inerente la rinuncia all’indennità da parte del presidente del consiglio è stato definito inammissibile dal segretario generale del Comune perché in contrasto con il Testo Unico Enti Locali, dal momento che il presidente non può rinunciare all'indennità di carica, e quindi non sarebbe stato discusso. Durante la pausa per la cena mi sono confrontata con alcuni del mio gruppo e siamo arrivati ad un accordo per cercare una soluzione condivisa da tutti riguardo i gettoni, dal momento che il gruppo non contestava il contenuto dell’odg ma la mancata condivisione. C'è da dire anche che nessuna amministrazione locale a Cinque Stelle pratica il minimo di legge in materia. Per cui ho comunque raggiunto l'obiettivo, e riacceso la discussione interna sui gettoni di presenza.

Ma c'è un altro motivo per cui ho deciso di non discutere l'ordine la sera stessa: ero arrivata in consiglio molto sicura di ciò (ricordo che era già stato presentato un odg molto simile da parte del M5S alla commissione capogruppo preconsiliare del 23 ottobre scorso, e che fu duramente contestato dalle opposizioni), ma durante la seduta sono rimasta molto colpita dall'arroganza e dalla teatralità di alcuni consiglieri della minoranza, i quali a mio parere avevano ragione a chiedere spiegazioni al sindaco, ma non in quel momento e soprattutto in quel modo. Loro volevano che il tutto fosse registrato dalle telecamere delle tv per avere un po' di visibilità a livello nazionale, per questo ho provato un profondo senso di pena. Mi sono vergognata di essere nella stessa stanza con il consigliere Montanariello quando questi ha attaccato senza alcuna motivazione l'assessora Trapella, secondo me violando la sua privacy e insinuando accuse senza senso e senza prove. In quel momento ho capito molte cose, tra cui che il mio posto è veramente il MoVimento 5 Stelle.

Fra l'altro si stava avvicinando la mezzanotte, e io sono solita evitare se possibile la mia assenza dal lavoro il giorno successivo a un consiglio comunale, per rispetto dell'azienda in cui lavoro e dei cittadini chioggiotti. Quando vedo che certi consiglieri continuano a discutere, ripetendo lo stesso concetto più e più volte all'avvicinarsi della mezzanotte, mi alzo e vado a casa perché interpreto in maniera inequivoca il loro comportamento. La città deve sapere quali sono i diritti dei consiglieri che hanno un lavoro come dipendenti, ovvero 24 ore di assenza retribuita per il capogruppo, la seconda giornata lavorativa pagata se la seduta supera la mezzanotte, tragitto e tempo di permanenza pagati (sia per la commissione che per il consiglio) se contemporanei al proprio orario lavorativo. Oltre al gettone di 67 euro lordi, che appunto ho messo in discussione. Il MoVimento ha chiesto di poter discutere più argomenti per ogni commissione, in modo da ridurre il numero delle sedute, ma da parte dei soliti noti c'è stato come sempre un bel teatrino.

A proposito della questione Ultima Spiaggia, eri a conoscenza della causa amministrativa riguardante il sindaco?
No, non sapevo niente, ho appreso la notizia dalla stampa e ci sono rimasta malissimo. Prima dell'ultimo consiglio non avevo avuto occasione di parlare di questo tema con il sindaco: la questione andava esposta ai cittadini durante la campagna elettorale, a mio parere non avrebbe affatto influito sul risultato. Anche se spero il sindaco venda le sue quote al più presto così da risolvere in maniera radicale e inattaccabile il problema, da come veniva raccontata dalle opposizioni la faccenda pareva una cosa gravissima: poi in consiglio ho capito che è meno grave rispetto alle descrizioni, ovvero c'è un leggero conflitto d'interesse patrimoniale ma non ci sono motivi di ineleggibilità. In ogni caso si è votato per effettuare un consiglio solo su questo tema, anche se secondo me si poteva fare anche martedì stesso, però mancava una persona di primaria importanza per discutere il tutto, ovvero l’avvocato comunale che segue la questione Ultima Spiaggia. Spero appunto che nel prossimo consiglio si chiarisca tutto e che la cittadinanza comprenda come l'opposizione perda tempo in frivolezze facilmente risolvibili: poi come tutti i cittadini trarrò le mie conclusioni.

Sei tra le fondatrici e prime attiviste del MoVimento a Chioggia, fin dai meet up. Come è cambiato il gruppo da quando rivendicava all'opposizione a quando è diventato maggioranza nella città e ha preso il potere?
Sono attiva nel gruppo di Chioggia dal 2010, ho visto il MoVimento crescere a livello locale e nazionale. Qui a Chioggia è stato molto difficile creare un gruppo che rappresentasse il più possibile le realtà locali, pronto ad affrontare l’onere e l’onore di amministrare una città così complessa, ma ci siamo riusciti! Non siamo certo un gruppo di amiconi che si conoscono da sempre, per cui certi attriti e certi screzi sono normali, e li trovo ancora più normali tra persone che ce la stanno mettendo tutta e stanno impegnando ogni attimo del proprio tempo libero per riuscire a capire come poter far ripartire questa città. Ammetto che siamo tutti un po sotto stress, e a volte questa situazione provoca mancanza di comunicazione tra noi, o cattive interpretazioni di frasi o azioni che magari sono dettate da un’urgenza. Il MoVimento a Chioggia ha subito molti cambiamenti, molte vicende interne nel corso degli anni sono ormai note alla stampa, io ho sempre difeso il MoVimento in quanto tale cercando di preservare la sua integrità, magari sbagliando. I motivi che mi hanno portata a questa distanza dal gruppo di maggioranza e dal sindaco sono stati parecchi, diciamo che è stato un logoramento iniziato già durante la campagna elettorale, ma negli ultimi mesi la situazione è sfuggita di mano a tutti e i contrasti si sono fatti molto accesi a causa della scarsa comunicazione tra noi. Tornando indietro farei delle scelte diverse, probabilmente cercherei una mediazione maggiore all’interno del gruppo. Credo però che questo momento di “crisi” sia servito a tutti noi e che ne siamo usciti più forti!

Querelle Bielo: hai idea di quali siano i veri motivi delle dimissioni dell'assessore, a parte i rimborsi? E a proposito di rimborsi: pensi che l'architetto Messina, che abita a Marcon, verrà rimborsata?
Marco Bielo a mio parere era un ottimo assessore, le motivazioni per cui ha dato le dimissioni sono molte. Le due principali sono: i rimborsi spese per il tragitto casa-lavoro ed una distanza di vedute tra lui e la maggioranza del gruppo. Per me personalmente è stato un momento molto difficile, perché ho visto il gruppo allontanare una persona di cui ho stima e che per quel che ho visto stava lavorando bene. Io personalmente sono a favore dei rimborsi agli assessori, li trovo corretti. Ricordo che un assessore a Chioggia prende 1500 euro lordi e non ha alcun benefit oltre ai rimborsi chilometrici. Credo l’architetto Messina si adeguerà alle decisioni del gruppo come hanno fatto gli altri assessori.

I criteri di nomina degli assessori sono veramente i curriculum? Non si ricordano bandi pubblici per l'invio dei suddetti. Come mai il sindaco non ha pescato al vostro interno, tra consiglieri più votati ad esempio, a parte Marco Veronese?
I criteri di selezione degli assessori sono stati i cv e ovviamente la vicinanza agli ideali del M5S, non c’è stato alcun bando proprio perché volevamo la certezza della vicinanza con gli ideali del MoVimento. Per questo abbiamo cercato tra le nostre conoscenze personali e abbiamo proposto ai possibili candidati, amici dei singoli consiglieri, la disponibilità. Una volta raccolti i cv (quasi 50) abbiamo proceduto con i colloqui per poi scegliere chi secondo il gruppo fosse più idoneo. Così è stato fatto per tutti gli assessori iniziali; non conosco il metro di valutazione adoperato per quanto riguarda le ultime due assessore nominate, in quanto per un mese e mezzo non ho partecipato alle riunioni. Non si è pescato all’interno del gruppo perché riteniamo che il ruolo di assessore debba appartenere ad un tecnico e non ad un politico; si è deciso comunque di avere una rappresentanza del gruppo consiliare in giunta con Marco Veronese.

Non è sfuggito ai più accorti qualche “like” malandrino, apposto in rete ad articoli che riguardavano le critiche al contratto a Gilberto Boscolo quale segretario particolare del sindaco. Sarà perché prima delle elezioni dicevate che non avreste proceduto a consulenze esterne, sfruttando invece il personale del Comune? Malignità per malignità, è vero che Gilberto -anche in base alle regole del MoVimento- ha voluto saltare un giro di nomine locali per essere pronto alle prossime elezioni politiche nazionali?
Gilberto è stato scelto per ricoprire questo ruolo in quanto persona di fiducia del sindaco e perché all'interno del Comune non c'è personale sufficiente. Spero questa scelta sia rivista, e si proceda ad una nomina per curriculum: data la sofferenza di risorse umane negli uffici comunali, secondo me scegliere una persona esterna con un cv adeguato sarebbe un'ottima soluzione. Tra l'altro manca un ufficio stampa in regola, dal momento che non vi è inserito alcun tesserato all'Ordine dei Giornalisti come invece prevede la legge. Quanto alle elezioni politiche, sinceramente dopo dieci anni di attivismo penso Gilberto si possa candidare a deputato: non vedo perché non dovrebbe avere quest'ambizione, saranno gli attivisti e i simpatizzanti a decidere se lui sia la persona adatta o meno.

Come valuti l'allontanamento del M5S dai comitati civici, emerso platealmente in consiglio sia con la polemica contro Roberto Rossi (no gpl), sia con la parola negata a Giuseppe Boscolo per la Romea? In campagna elettorale i comitati e il MoVimento apparivano abbastanza convergenti.
Credo che il problema maggiore sia capire qual’è il ruolo dei comitati. Hanno il compito di consigliare e portare le proprie istanze all’amministrazione, ma non possono obbligare quest’ultima a seguire le proprie direttive, ci deve essere un rispetto reciproco dei ruoli. La mancanza di rispetto di questi ruoli a mio parere è stato l’inizio dell’astio tra amministrazione e comitati. Ammetto che ero in contrasto con il gruppo sul far parlare il comitato Romea, secondo me era corretto ascoltare e rispondere. Credo però certi argomenti debbano essere prima approfonditi con l’assessore competente ed il sindaco, e poi portati in commissione meglio ancora che non in consiglio per essere più concreti nella discussione: di certo parlarne a mezzanotte non è la cosa migliore. Spero che la nuova assessora riesca ad aprire un tavolo di lavoro con il comitato Romea, facendo tutti un passo indietro e ripartire assieme per trovare una soluzione.

Ti abbiamo vista alla manifestazione di Cavarzere per ricordare la ragazza ivoriana morta nella base di Conetta. Quali valutazioni sono state fatte all'interno del vostro gruppo prima di decidere di votare l'odg Compini sui migranti (cfr. autobus separati etc.), al quale ti sei dichiarata contraria? C'è qualcuno che ha spinto sul versante xenofobo nel M5S di Chioggia?
All’interno del gruppo M5S di Chioggia nessuno porta avanti ideali razzisti e xenofobi, vedi anche la risposta data da Daniele Padoan all'ultimo odg presentato dalla Lega per inibire l'anagrafe a chi abbia il solo permesso di soggiorno. In consiglio più volte i miei colleghi hanno ribadito che mai avrebbero condiviso le motivazioni scritte nelle premesse di quell'ordine del giorno firmato dalla Tiozzo, ma che ne condividevano la richiesta. Io personalmente ho votato no per questi motivi, perché se cadono le motivazioni di una richiesta all'amministrazione cade anche la richiesta stessa. Quell'ordine del giorno è stato portato in consiglio per fini esclusivamente elettorali: ma dopo averlo approvato, in città è cambiato qualcosa? Si è fatto il bene dei cittadini? No, non è cambiato nulla. Credo che quando una persona fa politica debba essere d’esempio per gli altri: se sono questi i principi morali che la consigliera Tiozzo porta in consiglio, sono seriamente preoccupata dell’esempio che può dare ai cittadini sul tema migranti. Quando ci sono state le barricate a Gorino io ho provato un forte senso di vergogna e credo che tutta l’Italia dovrebbe chiedere scusa per quella mancanza di rispetto, spero questo non accada mai a Chioggia. Non ho una sfera magica per sapere quale sarà il futuro della gestione migranti in città, ma ad esempio si potrebbe finalmente iniziare a parlare di accoglienza diffusa. Solo che non decide il Comune, bensì il prefetto di Venezia.

Pur in vetta ai sondaggi, il M5S sta attraversando un momento particolare a livello nazionale: non solo il caso Roma, ma anche il caos al Parlamento europeo, e le posizioni espresse quanto alla gestione dell'immigrazione e non solo. Che ne pensi?
Ammetto che il caos al Parlamento europeo è stata una forte delusione, di cui ancora oggi non comprendo le motivazioni. Sinceramente capisco la scelta dell'on.Marco Affronte (passato al gruppo Verdi, ndr), è rimasto coerente con se stesso. Penso che il M5S stia attraversando un periodo "tormentato". Al suo interno ci sono diverse sensibilità in base ai temi che si affrontano, con discussioni accesissime su qualsiasi argomento: spesso nemmeno io condivido fino in fondo certe uscite, ma poi si cerca di fare sintesi e una linea comune da portare avanti. Osservo il MoVimento nel suo insieme, e credo sia tuttora il "partito" che ad oggi maggiormente mi rappresenta.

giovedì 19 gennaio 2017

PD: ECCO COSA HANNO DETTO IERI I DIRIGENTI DEI MINISTERI ROMANI RIGUARDO IL DEPOSITO GPL


Ieri i rappresentanti del Partito Democratico di Chioggia, accompagnati dall'on.Diego Crivellari, hanno incontrato il direttore generale del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) e del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Sul tavolo la spinosa vicenda del deposito gpl di Punta Colombi: "Con l'occasione -si legge in una nota del PD- in maniera preliminare sono stati informati i dirigenti dei due ministeri dell'importante atto politico sottoscritto da tutto il consiglio comunale di Chioggia. Il MISE, nonostante la folta corrispondenza scambiata con i vari enti in passato, si è dimostrato ben disponibile all'ascolto. Il fatto da evidenziare e più importante è che per la prima volta si apre un canale diretto tra MIT e MISE per discutere di eventuali anomalie o criticità rilevate nella fase istruttoria ed emerse grazie al lavoro del comitato No Gpl. Un punto sul quale MIT e MISE hanno concertato è che in due incontri tutti gli enti convocati (comune compreso) hanno espresso parere favorevole. Chiara è la volontà di attribuire ai dirigenti del Comune di Chioggia le responsabilità che hanno. Tale atteggiamento, tra l'altro, è già stato palesemente evidenziato nella risposta che il MISE ha dato il 30 dicembre 2016 alla diffida che l'amministrazione grillina aveva inviato l'8 novembre scorso. Il MISE ha ritenuto importante chiarire due concetti: primo, l'importanza della sentenza del TAR sul ricorso presentato dal comitato per il rilancio del porto prevista per il 23 febbraio prossimo. La decisione del TAR potrebbe aprire diversi scenari ed il comportamento delle parti potrebbe essere diretta conseguenza di questa sentenza. Inoltre il procedimento, essendo di intesa, vede tra gli enti autorizzativi anche la Regione Veneto. Per questo motivo vi è la necessità che anche la Regione Veneto si esprima in tal senso. Importantissimo che il canale sia stato aperto e che il dirigente del MISE abbia ribadito la sua disponibilità ad un nuovo incontro subito dopo il 23 febbraio". Il PD di Chioggia auspica che le forze politiche possano "realmente lavorare insieme per fermare la realizzazione dell'impianto e si spera che ogni forza politica attivi anche i propri rappresentanti in Regione Veneto. Dal canto nostro, i rappresentanti democratici in consiglio regionale hanno già confermato la loro disponibilità".

mercoledì 18 gennaio 2017

IL PD: IN CONSIGLIO COMUNALE SOSPESA LA DEMOCRAZIA E TRADITA LA TRASPARENZA


«Fuori i consiglieri, zitti gli altri!». È la sintesi che il PD di Chioggia fa dopo il consiglio comunale di ieri. Una nota di calle Padovani riassume: «Ancora una volta si è persa l'occasione per dimostrarsi uniti nell'affrontare problemi importanti per la città e soprattutto si è sputato in faccia alla trasparenza e al confronto. Il tutto culmina sul tentativo (fallito) da parte del presidente Bullo di zittire tutti i consiglieri comunali, e in particolare di allontanare il consigliere del Partito Democratico -Jonathan Montanariello- che intendeva chiedere lumi sulla nota vicenda che coinvolge una società partecipata dall'attuale primo cittadino. Esprimiamo la nostra solidarietà e quella dei molti presenti al nostro gruppo consiliare. Se proprio si voleva essere trasparenti, la presenza delle telecamere di Rai Due era una buona occasione, mancata!

Sconcertante anche il voto sulla possibilità di far intervenire in consiglio comunale l'avvocato Giuseppe Boscolo Gioachina in rappresentanza del comitato Romea. Si è tentato di sminuire il suo ruolo e quello dei comitati cittadini e si è tornati ai giochetti della peggiore vecchia politica: tutti allineati a schiacciare il bottone su indicazioni del capo cordata. Ci rimane solo la convinzione che affrontare realmente i problemi non è priorità per l'amministrazione grillina», conclude il comunicato del Partito Democratico, accusato dal vicesindaco Marco Veronese di «aver portato il deposito gpl a Chioggia tramite le dichiarazione di strategicità del ministero».

martedì 17 gennaio 2017

TANTO RUMORE PER NULLA AL PIÙ ATTESO CONSIGLIO COMUNALE DELL'ERA 5 STELLE


Pareva di essere ai botteghini della finale dei mondiali, ieri pomeriggio alle 16 fuori dalla porta della sala consiliare. Il clima era quello delle grandi occasioni, c'era anche Rai Due venuta a filmare le possibili difficoltà del sindaco Ferro alle prese col presunto conflitto d'interesse, la determinazione del comitato No Gpl, l'ordine del giorno della dissidente stellata Maria Chiara Boccato che chiedeva di dimezzare il gettone di presenza ai consiglieri. Eppure, a fronte di tante e tali attese, la montagna ha partorito il topolino dei rinvii, sia per la vertenza del sindaco -che si è comunque difeso adducendo che la società Ultima Spiaggia sas di cui è accomandante non era in contenzioso col Comune- sia per l'odg Boccato, dato che sarebbe stato discusso oltre la mezzanotte quando la proponente era già uscita.

la playlist di alcuni interventi

Dopo quattro ore spese per la bagarre sul gpl (strano, tra forze che si dicono tutte contrarie al progetto) e l'asserita ineleggibilità del sindaco, il programma stilato dalla conferenza dei capigruppo veniva svolto solo dalle ore 21 in poi, dopo la pausa di un'ora accordata dal presidente dell'assemblea Endri Bullo. Un pomeriggio di scontri, iperboli, logorrea e continui rilanci, soprattutto da parte dell'opposizione, prima che venissero discussi gli odg (come quello di Beniamino Boscolo che impegna l'amministrazione a mantenere l'ufficio del giudice di pace a Chioggia): con la sensazione che tra il MoVimento 5 Stelle e i comitati costituiti a salvaguardia della Romea -non ammesso a intervenire al microfono- o a fronteggiare il deposito gpl si sia aperta una crepa evidente, forse sanabile, di certo in via di ulteriore divergenza. Chi volesse ricevere una parola definitiva sui "guai" del sindaco o sapere se il consiglio voterà per la riduzione dei propri gettoni di presenza dovrà aspettare la prossima seduta.

giovedì 12 gennaio 2017

MAGDI ALLAM A SOTTOMARINA PRESENTA IL LIBRO "IO E ORIANA" DEDICATO ALLA FALLACI


L’associazione Il Circolo veneto organizzata a Chioggia la presentazione del libro "Io e Oriana" di Magdi Allam, dedicato all'opera della scrittrice Oriana Fallaci. L'appuntamento è per venerdì 3 febbraio dalle ore 19 all'hotel Park sul lungomare Adriatico di Sottomarina. Allam (giornalista, già europarlamentare, nato musulmano ma battezzato cattolico col nome di Cristiano) sarà introdotto dal presidente del Circolo, Cesare Campa, e dialogherà con il referente locale Beniamino Boscolo.

martedì 10 gennaio 2017

APPROVATO IN COMMISSIONE IL REGOLAMENTO PER LA CONSULTA DELLE FRAZIONI. LA PAROLA AL CONSIGLIO COMUNALE


Dopo la falsa partenza di fine 2016, il regolamento per la consulta delle frazioni è stato approvato ieri in IV commissione consiliare. Il sindaco Alessandro Ferro ne ha letto gli articoli: saranno rappresentate quelle entità territoriali in cui si è costituito un comitato con statuto e registrazione. I componenti la consulta varieranno da 5 a 9, uno per ogni frazione, e l'organismo durerà in carica per tre anni. Il suo compito è formulare proposte d'intervento, svolgere promozione sociale e integrazione, accorciare le distanze con il centro storico e farsi portavoce alla giunta e al consiglio delle questioni inerenti le frazioni stesse. Il presidente la consulta redige e invia al sindaco -invitato permanente assieme all'assessore delegato- una relazione sulla sua attività, le cui riunioni sono pubbliche. Soddisfazione dai comitati: «La aspettavamo da trent'anni», ha detto Ortensio Crepaldi di Ca' Lino, memore dei fu consigli di quartiere. «Anche se non accoglie tutte le richieste dei comitati, questo atto tiene conto delle esigenze di una minoranza di cittadini che subisce ogni giorno i disagi nei servizi».

Da ricordare il botta e risposta tra il consigliere di Forza Italia Beniamino Boscolo e il sindaco, con il primo che ironicamente ringrazia la maggioranza per aver accolto la quasi totalità delle richieste dell'opposizione («non è stata persa un'occasione, come avete detto allora, perché se si è cambiato il regolamento lo si deve a noi»), e Ferro che prevede limiti alle materie da offrire al consiglio comunale («la mediazione si farà in commissione»). Martedì 17 gennaio il documento attende la ratifica del consiglio, con Forza Italia che annuncia emendamenti mentre il M5S intanto canta vittoria: «Un provvedimento fortemente atteso e voluto dalle frazioni, condiviso anche dalle opposizioni».

[playlist] alcuni degli interventi

BENIAMINO BOSCOLO DOPO LA SENTENZA "ULTIMA SPIAGGIA": IL SINDACO HA UN CONFLITTO D'INTERESSE?


Una nota del consigliere di Forza Italia, Beniamino Boscolo, getta luce su una vicenda che riguarda l'attività privata del sindaco Ferro. Infatti, con sentenza n. 5238/2016 del 29 settembre scorso, il Consiglio di Stato boccia il ricorso proposto dalla società Ultima Spiaggia contro una spiaggia confinante a Isolaverde, e nei confronti del Comune di Chioggia. «A novembre -dice Beniamino Boscolo- quando mi avevano comunicato questo fatto, non avevo dato molta importanza. Ma dopo aver condiviso la notizia in Forza Italia e con alcuni consiglieri di opposizione, qualche interrogativo è sorto: cioè, a quanto ci risultava, e dalle informazioni ricevute, il sindaco Alessandro Ferro aveva e ha un qualche interesse in questa storia, che lo coinvolge direttamente». Spiega Beniamino: «La stampa già si era occupata nel 2015 della vicenda, quando era uscito il primo grado di giudizio al Tribunale Amministrativo Regionale che aveva considerato illegittimo il subingresso dello stabilimento balneare Ultima Spiaggia, perché senza pubblica evidenza e comparazione, alla concessione senza scopo di lucro di colonia marina della parrocchia di Ca' Lino. E ora il Consiglio di Stato annulla il provvedimento concessori e le conseguenti proroghe, a causa di una concorrenza non consentita dalla legge». Il consigliere di FI espone alcuni interrogativi al sindaco, al referente del MoVimento 5 Stelle Gilberto Boscolo -segretario del primo cittadino- e al capogruppo stellato in consiglio comunale Paolo Bonfà: «Siamo in presenza di un conflitto d'interesse? Gli uffici comunali daranno seguito alla sentenza? C'è qualcos'altro da sapere in questa vicenda non chiara?», queste le domande di Beniamino Boscolo. Che conclude: «Sinceramente mi era stato chiesto di fare un accesso agli atti, ma nel rispetto della persona del sindaco mi sento di concedergli la possibilità di dare una risposta esauriente durante il prossimo consiglio comunale di martedì 17 gennaio, e di riservarmi in seguito sul da farsi». L'esponente di Forza Italia porterà nel frattempo il documento alla conferenza dei capigruppo giovedì 12 gennaio per cercare ulteriore chiarezza riguardo la causa in questione.

mercoledì 4 gennaio 2017

ERIKA BALDIN (M5S): NELLA BASE DI CONA CI SONO ANCORA 1100 OSPITI DI TROPPO


Un centinaio di migranti ospitati nella struttura di Cona è stato trasferito oggi dal centro di accoglienza dopo la rivolta dei giorni scorsi e le tensioni esplose in seguito alla morte di una giovane ivoriana. «Hanno trasferito 100 immigrati da Cona presso altre strutture? Ne mancano ancora 1100 da spostare», avverte la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin. «Il centro di Cona dovrebbe accogliere 200 migranti ma ne ospitava 1400 fino a ieri. Speriamo questo non sia solo un atto simbolico dopo le gravi vicende di queste ore». Le fa eco il capogruppo Jacopo Berti: «La cooperativa Ecofficina, che gestisce il centro di Cona, ha gravi responsabilità. Gli operatori sono pochi e sono costretti ad un lavoro immane per tentare di mantenere sotto controllo una situazione che vede 1400 persone provenienti da Paesi diversi, stipati in stanze con anche otto letti a castello. La cooperativa che opera a Cona deve dare molte spiegazioni: si sta arricchendo, avendo aumentato di dieci volte il proprio fatturato in pochi anni. Prima coi rifiuti, ora con gli immigrati. I vertici sono indagati col sospetto che qualcuno abbia contraffatto carte ufficiali di un bando di accoglienza profughi. Ecofficina è accusata di sfruttare gli operatori ed è stata espulsa da Confcooperative secondo la quale, per essere una onlus, bada "un po’ poco al sociale è un po’ troppo al business"». Il Movimento 5 Stelle del Veneto intende andare a fondo sulla questione: «Andremo avanti per fare luce su questa cooperativa -annuncia Baldin- e in generale per contrastare il business dei migranti che crea disagi a tutti tranne che alle tasche dei privati che gestiscono le strutture».