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lunedì 7 maggio 2018

MONTANARIELLO (PD): "ARRIVA VENETO" SPIEGHI COME FUNZIONERÀ IL SERVIZIO BUS PER VENEZIA O LA GIUNTA BLOCCHI LE AUTORIZZAZIONI

Le voci relative al nuovo assetto della linea di autobus fra Chioggia e Venezia hanno scatenato logiche reazioni in città. Le intenzioni del nuovo gestore Arriva Veneto saranno rese note il 3 giugno durante una commissione consiliare allargata, solo una settimana prima dell'entrata in vigore effettiva del nuovo regime, ma già il consigliere democratico Jonatan Montanariello mette le mani avanti: «Il gruppo del PD ha presentato un ordine del giorno per la prossima seduta, in cui si chiede che qualora l'amministrazione sia chiamata a dare autorizzazioni o permessi alla ditta Arriva, queste siano subordinate alle spiegazioni necessarie per la città. Questo perché il Comune dev'essere sereno sia riguardo il servizio nella sua totalità, sia relativamente all'impatto nella vita quotidiana degli utenti. No ad autorizzazioni-spot». Montanariello afferma di non avere pregiudizi: «Chiaro che i servizi potrebbero non essere negativi, ma è singolare che la città non sia informata da subito, bensì solo una settimana prima dell'entrata in vigore effettiva».
Finora, continua il consigliere, «ci veniva detto che per la città non sarebbe cambiato niente in orari, tariffe, percorsi, garanzie per i lavoratori che restavano, anzi sarebbero migliorati alcuni aspetti. Ma ciò non si era approfondito fino alla firma del contratto, a gara aperta, e ora che c'è stata la stipula vediamo già annunciati i cambiamenti, ad esempio riguardo i capolinea». Jonatan Montanariello ricorda che «la linea ex 80 è imprescindibile per una città senza ferrovie verso nord e con la Romea in queste condizioni. La sua importanza sta nella funzione sociale che riveste, per quello che è il secondo Comune della Città Metropolitana, che ha tentato di bloccare con la cittadinanza la messa a gara del segmento». Conclude l'esponente dell'opposizione: «Il servizio va tutelato. Se qualcuno crede di aver preso il servizio e metterlo solo sotto l'ottica del profitto, con ricadute negative sul territorio, sbaglia di grosso e Chioggia sarà pronta a fare le barricate del caso. Non vogliamo che il servizio subisca peggioramenti, e questo credo interessi anche alla maggioranza politica che governa la città».
Sul fronte Actv, l'azienda che sta per dismettere la linea, ancora non sono stati trasmessi i dettagli, ma solo la firma del contratto avvenuta il 3 maggio. Pare certo che non ci saranno aggravi nelle tariffe né costi aggiuntivi per gli abbonamenti ad Arriva Veneto, né grossi cambiamenti quanto alle fermate.

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